
Da domenica 25 giugno, ore 12.00
Intervengono
Raimondo Ambrosino
Sindaco di Procida
Antonio Carannante
Assessore alla riqualificazione di Palazzo d’Avalos
Angela Tecce
Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee
Rosanna Romano
Dirigente Generale per le politiche culturali e il turismo della Regione Campania.
Il Comune di Procida e il Madre avviano una nuova collaborazione grazie alla quale alcune opere della
collezione del museo d’arte contemporanea della Regione Campania saranno allestite tra le mura dello
storico Palazzo d’Avalos, a cura di Silvia Salvati. I lavori di Michele Iodice, Migrazioni, 2019, Pietro
Lista, Croce, 1972-73, e Giuseppe Maraniello, Il diavolo è verde (1979), saranno i primi ad essere
concessi in comodato sull’isola ed esposti nell’ex carcere borbonico fino al 24 settembre 2023.
Un progetto che apre idealmente le porte dei depositi del museo, e che consentirà quindi di fruire in una
veste inedita del patrimonio della Fondazione Donnaregina, che include opere iconiche di artisti
internazionali e del territorio, appartenenti a correnti e generi differenti dal secondo dopoguerra ad oggi.
Un’operazione che riflette la storia di un territorio in cui da sempre hanno trovato il loro punto di
incontro talenti artistici e suggestioni naturali, un ulteriore prestigioso tassello nell’attività di
riqualificazione del Comune di Procida di un meraviglioso Bene, prima Palazzo reale e poi carcere,
destinato ad essere un incubatore di arte, cultura e ricerca, nel solco di un avviato percorso di
valorizzazione del patrimonio culturale di cui Procida capitale italiana della cultura 2022 è stato il
volano.
collezione del museo d’arte contemporanea della Regione Campania saranno allestite tra le mura dello
storico Palazzo d’Avalos, a cura di Silvia Salvati. I lavori di Michele Iodice, Migrazioni, 2019, Pietro
Lista, Croce, 1972-73, e Giuseppe Maraniello, Il diavolo è verde (1979), saranno i primi ad essere
concessi in comodato sull’isola ed esposti nell’ex carcere borbonico fino al 24 settembre 2023.
Un progetto che apre idealmente le porte dei depositi del museo, e che consentirà quindi di fruire in una
veste inedita del patrimonio della Fondazione Donnaregina, che include opere iconiche di artisti
internazionali e del territorio, appartenenti a correnti e generi differenti dal secondo dopoguerra ad oggi.
Un’operazione che riflette la storia di un territorio in cui da sempre hanno trovato il loro punto di
incontro talenti artistici e suggestioni naturali, un ulteriore prestigioso tassello nell’attività di
riqualificazione del Comune di Procida di un meraviglioso Bene, prima Palazzo reale e poi carcere,
destinato ad essere un incubatore di arte, cultura e ricerca, nel solco di un avviato percorso di
valorizzazione del patrimonio culturale di cui Procida capitale italiana della cultura 2022 è stato il
volano.