Dopo la decisione della Corte di Cassazione di permettere le votazioni sul nucleare durante i referendum del 12 e 13 giugno prossimi e la conferma anche da parte della Consulta dopo l’ennesimo colpo di coda del Governo Berlusconi che chiedeva tramite l’avvocatura dello Stato un parere di ammissibilità, ricapitoliamo i colori delle schede che troveremo alle urne e il loro significato.
Scheda rossa, quesito 1: è il quesito relativo all’acqua e nello specifico votando SI si chiede l’abrogazione dell’art. 23 bis della legge 133/2008 in base alla qualela gestione del servizio idrico può essere affidata a soggetti privati attraverso gara o a società a capitale misto pubblico-privato;
Scheda gialla, quesito 2: è ancora un quesito sull’acqua e nello specifico se si vota SI si cerca di abrogare l’articolo 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006 secondo il quale è possibile determinare la tariffa del servizio idrico integrato“in base all’adeguata remunerazione del capitale investito”;
Scheda grigia, quesito 3: è il quesito relativo al nucleare e nello specifico si chiede, votando SI, l’abrogazione dell’art. 7, comma 1, lettera d del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n. 133 per quel che riguarda la libertà di realizzare impianti nucleari sull’intero territorio nazionale;
Scheda verde, quesito 4: è il quesito relativo al legittimo impedimento ovvero la possibilità, votando SI, di abrogare l’articolo 1 (commi 1, 2, 3, 5, 6) della legge 7 aprile 2010 51 che disciplina i casi in cui il Presidente del Consiglio e il Ministri possono non comparire in udienza penale.