Mobilitazione trasporti marittimi: 19 agosto ore 18,00 assemblea a Forio

Assemblea sui trasporti marittimi giovedì 19 agosto alle ore 18
sala polifunzionale del Comune di Forio in Via S. Antonio Abate
Ordine del giorno:
1) le ragioni della mobilitazione (relazione di Nicola Lamonica/ coordinatore provvisorio ), quindi dibattito e definizione della piattaforma di lotta con manifestazione pubblica ad Ischia in data 31 agosto;
2) il momento organizzativo con nomina del gruppo esecutivo e del coordinatore;
Cari amici, un ingiustificato ed intollerabile ricatto dei privati armatori facenti capo all’ACAP, istituzionalmente non ancora respinto con i necessari provvedimenti regionali, ci costringe alla mobilitazione; si tratta di un aumento tariffario di oltre il 300% per pendolari e residenti, a partire da 1° settembre prossimo, in dispregio al buon senso, alla normativa in vigore che regola la questione e soprattutto ai patti da essi sottoscritti con la Regione Campania con la istituzione dei servizi OSP mai messi a gara, in contrasto con la legge regionale 3/2002 e la normativa europea.

Non è solo il fatto in sé sia pure importantissimo che ci costringe alla lotta, ma la necessità di dover affermare, una volta per tutte, che la nostra libertà personale, la nostra mobilità marittima e le condizioni di sviluppo delle nostre realtà isolane non sono al soldo di nessuno e non possono essere condizionate né subordinate agli affari di pochi.

E’ ora che il Golfo di Napoli si liberi di ricattatori e di impostori e che la Regione Campania si dia una regolata nella scelta di chi deve garantirci la continuità territoriale.

E’ l’ora che la Caremar, oggi regionale, potenzi i suoi servizi ed assuma un ruolo attivo e di responsabilità rispetto alla situazione che è venuta a determinarsi dopo l’azione di rinuncia effettuata con il loro recente Comunicato Stampa dai privati ACAP, che non hanno alcun titolo per sedersi al tavolo istituzionale per dettare condizioni.

Ma è anche l’ora di una diversa responsabilità delle forze politiche sindacali e dei Sindaci delle tre isole del Golfo che oggi, più che mai, hanno il dovere di stare alla testa del movimento per scongiurare accordi capestro alle loro spalle e per garantire agli isolani un piano regionale dei servizi obbligatori che parta dalle esigenze delle isole e non dalle soddisfazione dei profitti degli armatori, come sta avvenendo da tre mesi in regione. E’ bene qui ricordare che la situazione in cui oggi ci troviamo è niente altro che l’amara conclusione di una passata politica regionale filo armatoriale mai adeguatamente contrastata da chi di dovere nelle istituzioni, anche locali.
Forio 18 Agosto ‘10
per il Comitato provvisorio di lotta
Nicola Lamonic

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