La campagna Porta la Sporta, promossa dall’Associazione Comuni Virtuosi, celebra il suo secondo anno di vita con il lancio della seconda edizione della settimana nazionale “Porta la Sporta” dal 16 al 23 aprile. Edizione che cade nell’anno in cui è entrato in vigore il divieto per i sacchetti di plastica.
Di Ezio Orzes – Dal primo gennaio 2011 ad oggi, 14 aprile alle ore 23.51, abbiamo già consumato nel mondo 142,376,042,987 sacchetti di plastica.
Questi sacchetti di plastica sono “per sempre” appartengono a una delle 12 tipologie di rifiuto che più comunemente si trovano disperse nell’ambiente. La metà della plastica prodotta viene impiegata per produrre articoli monouso o imballaggi che vengono buttati entro l’anno.
Con gli anni i sacchetti si sbriciolano in minuscoli frammenti che si disperdono nelle acque e vengono ingeriti dagli organismi marini cedendo progressivamente sostanze tossiche che si accumulano nei tessuti, dai pesci più minuscoli ai più grandi e via via nella catena alimentare fino a tornare sul nostro piatto.
L’obbiettivo primario della settimana nazionale Porta la Sporta dal 16 al 23 aprile è quello di eliminare progressivamente le soluzioni “usa e getta” dato che abbiamo a disposizione, per lo stesso utilizzo, delle soluzioni a più basso impatto ambientale.
Il sacchetto di plastica , rappresenta l’emblema del nostro consumismo e l’oggetto più presente del nostro quotidiano che riveste tutti i nostri acquisti. Allo stesso tempo è l’oggetto di cui possiamo fare più facilmente a meno dotandoci di una serie di borse riutilizzabili.
La campagna, a partire dal racconto sul sacchetto di plastica, vuole far ragionare sull’uso improprio della plastica nell’usa e getta e sull’assurdità di sprecare energia e risorse preziose per soddisfare comodità momentanee e compromettere il futuro delle generazioni a venire.
Alle ore 00.06 di oggi 15 aprile alle abbiamo già consumato 142,393,372,239 sacchetti di plastica: 17,329,252 sacchetti in 15 minuti.
È ora di smetterla, Porta la Sporta!
Brani dell’articolo sono tratti dal sito Porta la Sporta curato da Silvia Ricci, che ringrazio di cuore.