Biglietto residente per tutti i procidani

Di Giuseppe Giaquinto

PROCIDA – Vorrei condividere con voi la necessità di intraprendere un’iniziativa per far si che la riduzione del biglietto passeggero ed auto per i residenti applicato sui mezzi di trasporto marittimi – traghetti ed aliscafi – venga estesa anche a chi è nato a Procida, a chi vi ha vissuto per anni, a chi è nato da genitori procidani. Questo perché ritengo che i procidani che per motivi familiari, di lavoro, di studio risiedono fuori dall’isola non debbano essere costretti a subire un vero salasso economico quando decidono di ritornare a Procida per le vacanze, per ritrovare i parenti, per partecipare ad eventi e cerimonie, per semplice affetto.

Sono centinaia i procidani sparsi fuori dall’isola. Sono nati e cresciuti a Procida, ci sono rimasti fino a venti, trenta, quarant’anni e più. Poi motivi di lavoro in genere, ma anche motivi di studio e scelte di vita li hanno portati a risiedere lontano dall’isola. Ma a Procida hanno genitori, parenti, amici. Hanno legami col territorio, che trasmettono ai propri figli, portano dentro tradizioni mai sopite, aspettano eventi e manifestazioni a cui partecipare, programmano le ferie da trascorrervi. E a loro che hanno Procida nel cuore dobbiamo sapere dare una risposta di cuore. E’ assurdo pagare per una famiglia di 4 persone 100 euro ogni volta che si rimette piede nella propria isola e qualcosa in piu se si viene con l’auto al seguito. E’ mortificante vedersi tra le mani un biglietto con su scritto tariffa ordinaria. Loro non sono ordinari, sono speciali. Sono figli di Procida che già per altri motivi hanno scontato la loro condizione di isolani isolati: istruzione, lavoro, sanità, tempo libero. Non gli possiamo anche chiedere un dazio cosi esagerato per riabbracciare i propri cari e risentire il profumo inconfondibile della propria isola. Questi procidani vanno rispettati. Portano in giro valori familiari come la solidarietà ed il senso della comunità. E quando avvertono il richiamo dell’isola dobbiamo accoglierli come procidani. Debbono sentirsi sempre padroni di casa e non ospiti.

Nei primi giorni preparerò un documento da sottoporre al Consiglio Comunale, alle compagnie di navigazione, alla regione Campania.

Un documento su cui verrà avviata una sottoscrizione popolare che rafforzerà il nostro lavoro che, comunque, svolgeremo con caparbietà e passione.

Sia chiaro che la nostra è una battaglia di sensibilizzazione verso le istituzioni e le compagnie di navigazione. Altre isole ci sono riuscite. Altre istituzioni si sono mosse. Altri armatori hanno accolto la richiesta.  Adesso proviamoci noi.

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Un commento

  1. Santo subito !!!!

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