Confitarma: Bisogna difendere marittimi e navi.

E’ necessario imbarcare personale della Marina Militare o “contractors” a difesa degli equipaggi e del carico trasportato. Questo quanto dichiarato dal dott. Luca Sisto, capo servizio della politica dei trasporti di Confitarma e presidente dell’Istituto Italiano Navigazione, in una intervista rilasciata a Domenico Ambrosino de “Il Mattino”, in occasione della partecipazione ad un convegno tenutosi, nei giorni scorsi, sull’isola di Procida. “Da tempo – dice il dott. Sisto – il nostro presidente D’Amico si sta battendo per un progetto di protezione attiva delle navi italiane. Di recente, al pieno consenso ricevuto dal Ministro della Difesa Ignazio La Russa, si è aggiunta una convergenza bipartisan promossa dal sottosegretario Cossiga con i parlamentari Scandroglio, Stracquadanio e Fontana per il PDL e Tullo e Pinotti del PD.”.
Perché si ritiene necessario tale provvedimento che pare, comunque, susciti ancora qualche perplessità, nel mondo dello shipping?
“A bordo delle navi straniere già esistono tali misure di ”protezione attiva” per assicurare la security sulla nave. Tanto è vero che i pirati, che non sono più primitivi filibustieri ma sono supportati da strumenti e mezzi di moderna intelligence, attaccano le navi con bandiera italiana perché le sanno prive di tale tutela.
Chi pagherà questo nuovo servizio?
“Le spese saranno a carico degli armatori”.

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