A poco più di un mese dal termine ultimo fissato per la presentazione delle liste dei candidati a sindaco e consigliere comunale, la politica procidana affronta una fase di movimentata transizione. Dopo le tante prese di posizione pubbliche dei giorni scorsi, infatti, nei vari schieramenti si cerca di trovare la quadra tra le varie anime per evitare che “dissidi” e “dissidenti” possano determinare spaccature più o meno laceranti tali da compromettere, per ognuno, il risultato elettorale del 28 e 29 marzo prossimo.
Nel centrosinistra, mentre si è messo mano alla costruzione di un programma comune, a dimostrazione del momento difficile che sta vivendo il Partito Democratico, con un confronto che, per molti aspetti, non si ferma alla semplice dialettica interna propria di un grande partito organizzato (si parla anche di un ricorso ai Probiviri), registriamo una nota del 15 gennaio scorso indirizzata al Coordinamento locale P.D. dal prof. Michele Romano , candidato a sindaco uscente della lista “Unione per Procida”, nella quale nell’annunciare l’assenza ad un incontro esprime “… l’atroce amarezza di assistere ad un atto (l’Intesa Politica con il movimento “Procida Insieme”) che rischia di far implodere in modo traumatico la presenza del partito sull’isola che, in una significativa parte della nostra comunità, costituisce un importante punto di riferimento per il cambiamento e per un modo nuovo e trasparente di amministrare il territorio. Pertanto, nell’essere solidale nel non dare la croce addosso ai miei colleghi del gruppo consiliare, Antonio Intartaglia e Dino Ambrosino, se si persiste c’è malafede, ritengo che sia giusto elaborare una proposta politica che assicuri il coinvolgimento di gruppi il più ampio e competitivo possibile in primis “Procida Insieme”, Alternativa Liberale e Italia dei Valori, con la premessa che se si crede profondamente a costruire l’alternativa di governo nell’isola, ciascuno dei soggetti citati faccia un bagno d’umiltà.”
Della serie “se Sparta piange Atene non ride” nel centrodestra, dopo l’emorragia di consiglieri che ha determinato anzitempo la conclusione del ciclo di “Procida in Progresso”, l’ex assessore Salvatore Costagliola al lavoro per la costituzione di una lista autonoma senza disdegnare alleanze trasversali e l’uscita dell’assessore Vincenzo Capezzuto, disponibile a ricoprire il ruolo di aspirante primo cittadino, tutto, o quasi, sembra essere concentrato nelle mani di Luigi Muro che ha avviato trattative a trecentosessantagradi tra vecchi e nuovi amici.
Ad oggi (la situazione è sempre estremamente “fluida”) le ipotesi per il nome del candidato a sindaco appaiono più di una e passano per la riconferma di Gerardo Lubrano (la più probabile), all’investitura di un nome nuovo, non escluso Vincenzo Capezzuto, ed in ultimo, ma non ultimo, vicende napoletane permettendo, il ritorno delle stesso Luigi Muro.
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