PROCIDA – E’ stata sempre una chiesa un po’ diversa dalle altre: chi la definiva una “chiesa di campagna” per la sua ubicazione e con un senso di sufficienza quasi a rimarcarne la differenza rispetto a San Leonardo o alla “Pietà” della Marina, considerate con un po’ di presunzione “Chiese di città, quindi più civili. Chi, invece, asseriva che in effetti era la seconda chiesa di Procida dopo quella di S. Michele. E questo era vero. Eppure in tanti anni in cui ho frequentato questa chiesa non ho mai visto, esposta ai piedi dell’altare, la statua del Cristo morto. Questa era appannaggio esclusivo della Congrega dei Turchini, altro sito contadino di Procida. Adesso, invece, non è così. Fa un certo effetto vedere il “Cristo ” all’Annunziata. Sono cambiati i tempi? No, è solo l’effetto del covid! E, poi, le antiche differenze e le rivalità tra le varie chiese isolane sono crollate!….Anzi sembra che il Cristo in questa sede assuma una dimensione bucolica: sembra che espressioni come “Io sono la vite, voi i tralci” oppure “Operaio modesto della vigna del Signore” e tante altre simili, abbiano una sorta di consacrazione ufficiale proprio perché Il Cristo si trova in questa chiesa. Ma il fascino del nostro Cristo morto persiste intero, anzi aumentato dalla novità della sua collocazione. Signore, aiutaci tu! Verrà il tempo, lo voglio sperare, che verremo noi da te, nella Congrega dei Turchini!

Cristo a santissima annunziata e1614344484463