Lettera aperta al Soprintendente dei Beni Culturali ed Ambientali della Provincia di Napoli, e p.c. Al Presidente della Repubblica, Al Presidente della Regione Campania, Al Sindaco del Comune di Forio, Al Mondo della Cultura e della Tutela dell’Ambiente Nazionale ed Internazionale , Alla stampa
Ogg.: bloccare il gravissimo attentato agli incommensurabili valori ambientali di Zaro in Forio d’Ischia
L’area comunale di Zaro in Forio – a distanza di tanti anni dallo scempio subito perché interessata ad un irrazionale sversamento dei rifiuti urbani della città ed il successivo tentativo mal riuscito delle fine degli anni ’90 di bonifica – con l’atto deliberativo della Giunta Comunale n. 14 del 19/11/ 2012 viene ancora coinvolta come luogo destinato ai rifiuti, quale Centro di Raccolta Comunale.
Nella detta delibera si parla di un provvedimento provvisorio che impegna oltre 133.000,00 euro come intervento di “ manutenzione ordinaria e straordinaria” che si configurerebbe “ quale bonifica e valorizzazione di un’area di proprietà comunale oggi in completo abbandono e degrado, e quindi un indiscutibile vantaggio economico patrimoniale del’Ente”. Niente di più grave e offensivo della intelligenza del popolo foriano ed ischitano e della cultura nazionale ed internazionale, che ben conosce gli immensi valori ambientali dell’area.
Il sito interessato dal rischio dell’immane sfregio è a pochi passi dal mare, in uno dei punti paesaggisticamente più suggestivi dell’ancora meravigliosa Isola d’Ischia, in un ambiente che il Mondo ci invidia per le sue caratteristiche morfologiche e naturalistiche, per la sua Biodiversità dalla peculiare e ricchissima, per specie ed entità, vegetazione mediterranea e avifauna, per essere luogo mondiale di Cultura con i suoi centri legati alla Colombaia di Luchino Visconti ed al compositore William Walton.
E’ una indecorosa, inaccettabile barbaria trattare in tale maniera un tale sito. Noi VAS lo diciamo ancora una volta: occorre fare l’opposto di quello che si intende oggi fare, attivando una vera bonifica, e restaurando e valorizzando compiutamente gli incommensurabili valori dell’area.
Sul Piano formale, la gravità che si risconta in detto atto deliberativo – di cui si chiede alla S.V. di volerlo impugnare – sta nel fatto che l’area è tutelata dal vincolo paesistico vigente con un ulteriore limitazione che deriva dalle prescrizioni relative alla fascia dei 300 metri dal mare; l’atto è poi improponibile ai sensi del Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare dell’8 aprile 2008 che detta le condizioni per le scelta dell’area destinata a centri di raccolta comunale dei rifiuti “ a condizione che gli stessi rispettino la normativa urbanistica ed edilizia vigente “.
In tutta la vicenda sconcerta profondamente che la culturalmente scellerata scelta amministrativa del Comune di Forio abbia l’avallo, sia pure temporaneo, di codesta Soprintendenza, la cui finalità, al contrario, non può essere che quello del restauro e della tutela; siamo certi che Essa agirà subito e in futuro in tal senso!
Ad ogni Ente in Indirizzo chiediamo perciò di intervenire per bloccare l’immane scempio a cui si accompagna un assurdo aggravio di spesa della collettività, che si scarica sul bilancio del 2013 del Comune di Forio ( Isola d’Ischia, Napoli ).
Antonio D’Acunto e Nicola Lamonica/ VAS Campania