Il governo oggi vara il decreto per chiudere l´emergenza rifiuti

porta la sporta

giovedì, dicembre 3, 2009
(di co.sa. da la Repubblica Napoli)
FINE del disastro rifiuti. Almeno, stando agli atti ufficiali e alla road map promessa e portata avanti – pur tra mille difficoltà, proteste, guerriglie e inchieste della magistratura su violazioni in materia ambientale – dal sottosegretario Guido Bertolaso.
Dovrebbe essere discusso oggi, in Consiglio dei ministri, il decreto che scioglie l´emergenza e la struttura del sottosegretariato, finora al lavoro a Palazzo Salerno, in piazza del Plebiscito a Napoli. In pratica, l´ultimo atto prevede che la gestione del ciclo integrato dei rifiuti passi dalla struttura di Bertolaso alle cosiddette Società provinciali. Ne risulta che decadranno alcune missioni (tre: quella legale, della sicurezza e dell´impiantistica) che, ancora per pochi giorni, saranno ospitate a Palazzo Salerno, sotto la guida del vicario di Bertolaso, il generale Mario Morelli. Restano in piedi le attività di presidio e assistenza nei siti, a cura dei soldati di “Strade pulite”; e quella finanziaria, per chiudere la complessa contabilità nei riguardi dei Comuni, debitori di cospicue somme; e fornitori di servizi, nella veste di creditori. Notizia che arriva proprio mentre, a Chiaiano, gli attivisti del “No” alla discarica occupano in
serata le altre cave, acquistate dal sottosegretario e messe a disposizione degli enti locali, quindi di fatto abbandonate.
Un altro complesso nodo finanziario, che pesa almeno 300 milioni di euro, è relativo al passaggio di proprietà del termovalorizzatore di Acerra dai costruttori del gruppo Impregilo alla gestione della società pubblica lombarda A2a: ma deve essere ancora sciolto. Lascia sperare, tuttavia, l´emendamento alla finanziaria che, bocciato martedì scorso in commissione Bilancio alla Camera, è stato ripescato ieri durante il riesame delle ammissibilità. Da Acerra, intanto, nuovo stop-and-go. L´impianto sarà spento di nuovo il 14 dicembre, e poi completamente riacceso. Definitivamente?
La fine dell´emergenza decretata a Roma comporta che la Provincia di Napoli, fanalino di coda – secondo l´analisi del sottosegretariato – stringa i tempi per dare concreto avvio alla Società provinciale. Le altre città campane sono tutte più avanti.

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