Il Sindacato delle Professioni Sanitarie: Da progetto pilota a realtà operativa

Il Sindacato delle Professioni Sanitarie è nato qualche mese fa in Campania all’interno dell’UGL Sanità come progetto pilota, con l’obiettivo innovativo e lungimirante di creare una struttura sindacale competente ed operativa sulle problematiche inerenti gli Operatori Sanitari, che sia espressione diretta delle 22 figure professionali previste dalla normativa.
Secondo l’ultima rilevazione fatta dall’Osservatorio Professioni Sanitarie del Ministero, ad opera del Dott. Mastrillo, le 22 professioni sanitarie raccolgono circa i 600 mila operatori in tutto il territorio nazionale, con la maggioranza appartenente alla professione infermieristica (66%), seguita dalle professioni riabilitative (15%), tecnico-diagnostiche (10%), prevenzione (6%), e tecnico assistenziali (3%).
Al Coordinatore Nazionale Dott. Salvatore Calvano è stato subito affidato il compito di organizzare e guidare questa nuova “struttura”, che è la nostra sfida ad essere un sindacato concreto, un sindacato di “lavoratori” e non di “politici o faccendieri”, che come tale sappia porsi quale interlocutore valido delle istituzioni e come garante dei diritti e della dignità professionale dei lavoratori. Da qualche giorno al Dott. Calvano si è affiancata Alessandra Cirelli, Terapista della Riabilitazione, nominata non a caso Coordinatore Provinciale nel momento di crisi più doloroso della Provincia di Caserta.
“Altre nomine, e non solo sul territorio campano, sono previste a breve : il progetto pilota è ormai pronto ad approdare sul territorio nazionale e divenire una realtà operativa” dichiara il Coordinatore Nazionale. “ Intendiamo creare una sinergia fra i professionisti di tutto il territorio, integrando saperi e competenze diverse in un unico progetto, che faccia emergere con chiarezza le reali condizioni in cui tali professionisti operano. Il primo passo, fondamentale per il cambiamento è creare la consapevolezza della realtà – prosegue il Dott. Calvano – Di qui si può e si deve quindi costruire una politica socio-sanitaria condivisa, espressione dell’integrazione dei saperi e del coordinamento dei diversi comparti sindacali”.
“La nostra priorità immediata è sicuramente l’approvazione del Ddl 1142, che prevede l’istituzione, a costo zero per i cittadini e per lo Stato, di Ordini ed Albi professionali” conclude il sindacalista “Pronto da circa tre anni e dopo aver incassato anche il parere favorevole della V Commissione Bilancio, giace ancora in XII Commissione Sanità al Senato. Mentre infermieri, ostetriche, assistenti sanitari e tecnici di radiologia, pur essendo regolamentati dal Collegio, attendono la trasformazione in Ordine, ben 17 professioni, il 28% circa, sono assolutamente prive di ogni regolamentazione.”
“L’approvazione di questo provvedimento – aggiunge Alessandra Cirelli – oltre a garantire la nostra dignità professionale, sarebbe uno strumento utile per la lotta all’abusivismo, piaga crescente soprattutto nel campo della riabilitazione, con importanti ricadute sulla garanzia di professionalità e qualità delle prestazioni e di conseguenza sulla salute dei cittadini”.
(c.s.)

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