Della banda di spacciatori finita nella rete dei carabinieri della compagnia di Bagnoli e del comando provinciale di Napoli – che oggi hanno notificato complessivamente 55 ordinanze di custodia cautelare (tra carcere, domiciliari e obblighi di firma) – facevano parte anche insospettabili professionisti che si trasformavano in pusher per rifornire di cocaina esponenti della “Napoli bene”.
Le ordinazioni di droga, principalmente cocaina, giungevano via telefono. La consegna, invece, avveniva a domicilio, a casa di consumatori residenti nei quartieri napoletani di Chiaia e Posillipo e nelle isole di Capri, Ischia e Procida.

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