protesta autotrasportatori ischia
protesta autotrasportatori ischia

Ischia: autotrasportatori fermi sui porti, niente merci da e per Ischia, cominciata la protesta contro la soppressione delle corse notturne delle navi.


di Gennaro Savio

Come era stato ampiamente annunciato nei giorni scorsi, stanotte è scattata puntuale sui porti di Ischia e Casamicciola la protesta degli autotrasportatori e degli operatori del settore ittico ed ortofrutticolo dell’isola Verde contro la soppressione di alcune corse notturne regionali delle navi. Già a partire dalle 2.00 i camion delle varie ditte di autotrasportatori hanno cominciato a sistemarsi sulla banchina e lungo le strade che circondano il porto. Giovanni Lombari, uno dei rappresentanti degli autotrasportatori nel sottolineare l’importanza sociale ed economica che svolge la sua categoria essendo quella che rifornisce l’isola di viveri e medicinali, ci ha dichiarato che la protesta proseguirà sino a quando non sarà ripristinato il vecchio orario redatto dalla regione Campania. Nicola Lamonica dell’Autmare ha ricordato che la protesta degli autotrasportatori viene sostenuta anche dalla società civile ischi tana, dalle associazioni e dall’Assoforense.

Sul porto presidiato dalle forze dell’Ordine, col sorgere del sole sono giunte anche le prime navi provenienti dalla Terraferma ma i camion ricolmi di merci si sono dovuti fermare sulla banchina. Domenico Savio, segretario generale del PCIML da sempre schierato a difesa del diritto alla mobilità e alla continuità territoriale degli isolani ha attaccato duramente il potere politico regionale per quanto sta accadendo: “Responsabile dell’agonia del trasporto marittimo in Campania e del diritto alla mobilità e alla continuità territoriale dei cittadini delle Isole del Golfo di Napoli, ha affermato Savio, è il potere politico dei partiti di centro, centrodestra e centrosinistra a tutti i livelli Istituzionali che con la loro politica hanno portato la Caremar allo sfascio pianificandone la privatizzazione e favorendo così, indirettamente, l’armamento privato. La soppressione delle importantissime e indispensabili corse notturne calpesta il nostro diritto alla continuità territoriale e penalizza oltremodo soprattutto quei commercianti i quali col buio della notte si recano a Napoli per potersi rifornire di merci e bene fanno a chiederne con forza il ripristino. L’augurio, ha concluso Savio, è che la battaglia non si limiti solo al ripristino delle corse notturne soppresse ma che possa assumere un significato più ampio a difesa del diritto al trasporto degli isolani. Noi col nostro Partito continueremo a batterci con forza a difesa e per il potenziamento dell’armamento pubblico”.

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