Ischia: Savio denuncia il "caro" biglietti e benzina

di Gennaro Savio*

Per la Pasqua 2011 possiamo a ragione definire Ischia piena come un uovo tante sono le migliaia e migliaia di turisti che hanno scelto l’isola Verde per trascorrervi le vacanze pasquali. E questa volta sembrano davvero essere tutti d’accordo. A Ischia, che da sempre risulta regina incontrastata del turismo campano, si sta registrando il tutto esaurito. Mentre sulle spiagge c’è chi oltre alla prima tintarella approfitta per fare il primo tuffo a mare, i parchi pubblici sono letteralmente presi d’assolato da orde di turisti in cerca di verde e di tranquillità. Piene zeppe come non mai risultano le vie del centro cittadino, le strade dello shopping per eccellenza dove in migliaia passeggiano tra bar, ristoranti e negozi. Una Pasqua all’insegna del boom turistico dunque ma nella quale bisogna registrare due rincresciose vergogne sociali con le quali i nostri graditi ospiti proprio non meritavano di dover fare i conti. Infatti proprio in questi giorni di festa che aprono le porte alla nuova stagione turistica, da un giorno all’altro le compagnie di navigazione private che collegano Ischia con la Terraferma hanno avuto la “brillante”, se così si può dire, idea di aumentare il costo del biglietto degli aliscafi. Un euro a corsa per i residenti e ben due euro per i turisti: da non credere! Gli Armatori privati hanno giustificato l’aumento del biglietto a causa dell’esorbitante aumento del combustibile lievitato di sedici centesimi al litro in un anno. Ma è chiaro che l’iniziativa degli armatori avrà anche l’effetto di spingere la regione Campania a riconoscergli eventuali agevolazioni che, probabilmente, non tarderanno ad arrivare. Intanto, però, ad essere penalizzata è l’utenza, sono i residenti e i turisti costretti a fare il conto col caro-biglietto.

In questo marasma generale sembra quasi inutile sottolineare in merito le responsabilità politiche e istituzionali della Giunta regionale Caldoro e del rappresentante isolano Domenico De Siano che di fatto, oltre a prese di posizioni di circostanza, non hanno avuto la volontà politica e la determinazione di bloccare l’aumento dei biglietti. Ma senz’altro le conseguenze più gravi per il diritto alla mobilità degli isolani le vivremo quando, per volere del potere politico di centro, centrodestra e centrosinistra, sarà definitivamente privatizzata la flotta pubblica Caremar la quale, nonostante tutto, al momento continua a fungere da calmiere per i prezzi e, al tempo stesso, continua a garantire una valida, sicura e credibile alternativa alle compagnie private.

Ma quella del caro-aliscafo non è l’unica vergogna sociale con cui abbiamo accolto i turisti nel week-and pasquale. Infatti i nostri graditi ospiti hanno dovuto fare i conti anche col caro-benzina con la verde che sfiora ormai l’1,70 euro al litro e il diesel che viene venduto oltre 1,58 euro al litro. Una vergogna tutta ischitana che sommata al caro-aliscafo avrà certamente infastidito e non poco i nostri graditi ospiti che per la Pasqua 2011 hanno scelto con gioia e fiducia l’isola Verde. Una fiducia che senz’altro in questa occasione non siamo riusciti a ricambiare. Peccato! E poi ci si lamenta che i turisti scelgono altre mete e scappano altrove. Evidentemente questo meritiamo!

*Direttore di PCIML-TV – www.pcimltv.blogspot.com

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