L’artista procidana Antonietta Righi espone a Miami

antonietta righiIl mondo dell’arte si riversa a Miami da oggi e fino al 7 dicembre prossimo, presentando tutto ciò che è contemporaneo alla fiera internazionale d’arte “Spectrum”. Ecco arrivare in Florida un evento tanto atteso per scoprire i risultati più innovativi della ricerca artistica mondiale nel campo delle arti visive. Quest’anno per la Spectrum Miami Art Fair lo storico dell’arte Sabrina Falzone esporrà le opere di artisti dal particolare temperamento creativo e tra questi ci sarà la procidana Antonietta Righi.

Antonietta Righi nasce e vive a Procida è sposata da molti anni ed ha tre figli. Sebbene sia moglie e madre impegnata tutto il giorno, l’artista trova sempre il tempo per dipingere e dare spazio alle sue emozioni. Antonietta è timida, schiva ad affrontare il pubblico ma, dinanzi al suo cavalletto di lavoro, alla sua tavolozza di colori non ha catene, limiti, né ritrosia e sprigiona così la sua grande creatività. Nelle sue tele sembra che l’architettura, l’edilizia locale rivivano: vetuste mura, pareti logorate dal tempo, palazzi fatiscenti, balconi, casali prendono vita. I vefi (balconi procidani) sembrano vivere quando l’artista su di essi immortala la figura di un pescatore stanco quasi chinato dalla fatica che guarda lontano, o di una vecchietta che sta lì, affacciata quasi ad aspettare che passi qualcuno per parlare un po’. Panni appesi al sole ad asciugare, finestre semi aperte, un carretto trascinato da un asino, quei vasi di gerani che sono nascosti al sole, sono scene di vita procidane che vivono nelle tele di dell’artista. Antonietta Righi nelle sue tele, nell’inconfondibile arte che in esse trapela, supera i confini del puro dilettantismo per dar voce alla grande arte di una delle migliori pittrici procidane.

«Sono contentissima per questa nuova esperienza e ringrazio tutti quelli che, in questi anni, hanno creduto in me e mi sono stati vicino». Queste sono le parole di una emozionata e semplice Antonietta che orami, dopo le prime esperienze procidane, ha preso il volo (come i gabbiani in questo suo quadro) prima esponendo in tante città italiane oggi andando alla conquista del continente americano. Ma proprio sull’isola di Procida la brava Antonietta  lascia qualche rammarico. Infatti sono in molti a chiedersi ancora perché la raffigurazione olio su tela di Sant’Antonio Abate, prima richiesta all’artista nel 2013 da padre Juan ed esposta in bella mostra nell’omonima chiesa poi, al cambio della guardia, è stata rimossa dalla parete sovrastante l’altare maggiore e sistemata sulla parete retrostante una delle porte interne laterali d’ingresso rendendola, praticamente, non visibile. Come dire anche questa volta sembra essere confermata l’espressione “Nemo propheta in patria”.

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