L'Earth Day, il 25 Aprile e l'uovo di Pasqua del Cambiamento

di Daniel Tarozzi (il Cambiamento.it)

Domani è Pasqua. Lunedì sarà Pasquetta, ma anche il 25 aprile. Ieri era l’ Earth Day, la giornata per la terra. Feste, ricorrenze, celebrazioni si susseguono senza che la maggior parte degli italiani si soffermi sul significato autentico di ognuna di queste date. Ormai le consumiamo. Lunedì tutti in gita. Perché? Non si sa, ma è una tradizione. Domani tutti regaleremo uova di cioccolato con un regalo. Perché? Non si sa, ma è una tradizione.

Ed ecco che pochi giorni fa, mercoledì, sono stato al concerto romano di Patty Smith e Carmen Consoli dedicato alla giornata della Terra. La giornata era ieri, ma festeggiare di venerdì santo “pareva brutto”…

E così in Italia si è festeggiata la Terra con due giorni di anticipo rispetto al resto del pianeta. Ero lì, a Villa Borghese, in mezzo a migliaia di persone. Gridavano. Tutto il tempo. Non ascoltavano la musica. Non rispettavano le persone intorno a loro. Non rispettavano nemmeno la Terra (decine, centinaia, forse migliaia, le bottiglie di vetro a terra finita la serata). Però erano lì. Io osservavo e cercavo di ascoltare le parole e le canzoni delle due grandi artiste, ma faticavo a coordinare la loro presenza, le loro parole, la loro poesia, con il loro pubblico. Non le meritava.

E allora mi chiedo: se non abbiamo più nemmeno la forza di celebrare una festa in modo consapevole o di andare ad un concerto restando in sintonia con le motivazioni che stanno dietro a quel concerto, come possiamo reagire ai tentativi delle varie caste di passare sopra le nostre vite, la nostra libertà, i nostri diritti?

Come possiamo reagire quando ci tolgono il diritto di votare ad un referendum o limitano la libertà di un contadino nelle sue possibilità di autoprodursi il necessario per vivere?

Come possiamo reagire di fronte a prescrizioni brevi, evasioni di tasse, abusi edilizi, cibi inquinati o geneticamente modificati, ingiustizie, brutture?

Abbiamo solo una possibilità. Ripartire da noi. Dal nostro privato, dai nostri famigliari, amici, vicini, conoscenti. Cominciare a cambiare adesso. Riprenderci il senso delle cose, delle feste, delle celebrazioni. SCEGLIERE quelle in cui crediamo e celebrarle al meglio. Ignorare le altre. E fare lo stesso ogni giorno, in ogni nostra azione.

Ti saluto facendoti i miei auguri per la Giornata della Terra, per la Pasqua di rinascita, per la liberazione dell’Italia. Ma soprattutto per il risveglio dell’Io, del Tu, del Noi, del Voi. E per un nuovo rinascimento che deve nascere, crescere e germogliare dentro e attorno a noi.

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