Mar Nero: da oggi a Procida il Meeting degli storici della SIHMED

13365_1_390×300.jpgDopo la guerra in Georgia il Mar Nero è sempre più al centro dello scacchiere internazionale. Sul ruolo di protagonista nella storia mondiale di questa cruciale area si interrogheranno da questo pomeriggio storici provenienti da paesi europei, del Mar Nero e del Mediterraneo in occasione dell’incontro annuale di studio Mediterraneo e/è Mar Nero. Due mari tra età moderna e contemporanea, promosso e organizzato dalla SIHMED (Société Internationale des Historiens de la Méditerranée), presieduta da Salvatore Bono.

L’incontro prenderà il via a Procida al Conservatorio delle Orfane di Terra Murata e si concluderà domani sera.

La lunga durata della storia del Mar Nero e del suo rapporto con il Mediterraneo– dichiara il segretario generale della SIHMED Luigi Mascilli Migliorinitrova oggi una nuova drammatica attualità. E’giusto, quindi, che gli storici portino il loro contributo all’analisi di uno dei nodi cruciali, politico ed economico, dei nostri giorni.”

L’incontro nasce con l’obiettivo di mettere a confronto studiosi italiani e stranieri che hanno condotto specifiche ricerche sulle due aree e di focalizzare il ruolo che i “due mari” hanno avuto nella storia, nella cultura e nella politica degli Stati e dei popoli che li circondano, a partire dal momento in cui gli scambi tra le due aree hanno ritrovato un’antica centralità e hanno sviluppato nuove vie di dialogo e di comunicazione.

Dal Parlamento Europeo – dichiara il deputato europeo spagnolo Martí Grau i Segúguardiamo quest’iniziativa con grande interesse perché ci aiuta a capire i rapporti costanti che ci sono stati tra l’Europa e questa regione di vitale importanza per l’attualità. Le istituzioni europee hanno avviato negli ultimi anni la “Sinergia per il Mar Nero”, una strategia complessiva che prevede una stretta cooperazione in tutti campi. Il conflitto mette un punto interrogativo su questo percorso ambizioso ma stiamo già lavorando per rilanciarlo con forza, visto che è la migliore garanzia per evitare conflitti in futuro.”

La prima delle tre sessioni “Il Mediterraneo dei Lumi”  sarà dedicata ai nuovi protagonisti tardo settecenteschi, quando in seguito al declino della potenza ottomana, il Mediterraneo, insieme al Mar Nero, non sono più riserva di una sola potenza e le loro ricchezze danno vita ad un fiorente commercio che dai porti meridionali dell’Impero russo si snoda sino all’Atlantico. La seconda sessione “Nuovi spazi nuovi protagonisti” si focalizzerà sulla rinnovata centralità che hanno avuto i due spazi marittimi soprattutto tra il secolo XIX e la prima guerra mondiale, quando la formazione di un certo numero di Stati-nazione, il colonialismo europeo e la frantumazione dell’Impero ottomano implicano una difficile integrazione tra le popolazioni rivierasche e interne alle due aree e portano alla formazione di protettorati europei nel Levante. Infine l’ultima sessione “La centralità mediterranea”, sarà dedicata al pieno affermarsi del ruolo del Mediterraneo nell’ambito delle relazioni internazionali dell’età contemporanea.

Fonte redazione www.julienews.it

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