È iscritto da alcuni mesi: la sua posizione è stata stralciata come quella di altri sei, tra cui il prefetto Pansa
NAPOLI (4 febbraio) – Il sottosegretario all’emergenza rifiuti, Guido Bertolaso , risulta indagato nell’ambito dell’inchiesta «Rompiballe». Le accuse vanno dal traffico illecito di rifiuti, falso ideologico e truffa ai danni dello Stato, le stesse che hanno riguardato il suo ex braccio destro, Marta Di Gennaro, rinviata giorni fa a giudizio insieme ad altre 24 persone. L’iscrizione nel registro degli indagati del sottosegretario risale ad alcuni mesi fa, ma solo oggi se ne è avuta conoscenza.
STRALCIATA – La posizione di Bertolaso è stata stralciata dal filone principale insieme a quella di altre sei persone: il prefetto di Napoli, Alessandro Pansa, e l’ex commissario straordinario, il prefetto Corrado Catenacci, Ciro Turiello (è stato funzionario del Commissariato ai rifiuti), Claudio De Biasio, (ex subcommissario di Bertolaso), i dirigenti Fibe Armando Cattaneo ed Enrico Pellegrino. I pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, titolari dell’inchiesta «Rompiballe» (che ha portato nelle scorse ore proprio al rinvio a giudizio per 25 tra tecnici e dirigenti di azienda) si erano opposti allo stralcio in disaccordo con il procuratore, Giovandomenico Lepore. Anche se Lepore sostenne, allora, che non ci fosse «spaccatura, ma semplice divergenza di opinioni», fu evidente che sulla vicenda ci fosse stato un braccio di ferro, vinto dal procuratore. Nelle prossime ore il capo dei pm e il suo sostituto, il pm De Marco, dovrebbero decidere sulla posizione dei sette «stralciati» e valutare se archiviare la loro posizione o chiedere il rinvio a giudizio.
BASSOLINO – Intanto nuovo rinvio del processo che coinvolge il governatore Bassolino sempre sui rifiuti al 14 febbraio: Motivo dell’ennesimo slittamento: la cancelleria non era stata in grado di fotocopiare dei documenti chiesti dal collegio difensivo.
( fonte: corrieredelmezzogiorno.corriere.it )
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NAPOLI (4 febbraio) – Nell’inchiesta «Rompiballe», uno dei più complessi filoni d’ indagine sul disastro rifiuti a Napoli, dopo il rinvio a giudizio degli imputati coinvolti nel blitz della scorsa primavera, risulta indagato anche l’attuale sottosegretario alla Protezione Civile, Guido Bertolaso, ex commissario ai rifiuti. L’accusa è di concorso in truffa per lo smaltimento dei rifiuti.
Nello stralcio sono presenti anche il prefetto di Napoli Alessandro Pansa e altri cinque indagati, l’ex commissario Corrado Catenacci, l’ex dirigente del commissariato Ciro Turiello, l’ex subcommissario Claudio De Biasio, Enrico Pellegrino e Armando Cattaneo, rispettivamente dirigenti Fibe e Impregilo.
Uno stralcio che ha di fatto intaccato l’unità del fronte degli inquirenti.
A firmare lo stralcio, era stato lo scorso 29 luglio il procuratore Giovandomenico Lepore, con un’iniziativa finita dinanzi al Consiglio giudiziario e al Csm. Ecco come i due pm hanno motivato lo scorso ottobre la richiesta di rinvio a giudizio: «Questa è una vicenda che se non fosse stata scoperta avrebbe portato a un nuovo e più grave disastro ambientale».
Stando all’accusa, ci sarebbe stata continuità, un unico filo rosso che ha segnato la vita del commissariato antimmondizia. Dal 2005 al 2008 l’ordine di batteria è stato sempre «tacere e far credere», anzi «agire come se tutto andasse secondo le regole». Con l’obiettivo di evitare le indagini, dribblare l’azione della poliza giudiziaria, fare carriera.
(fonte: ilmattino.it)