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Napoli: Recuperati due residui bellici in località “Giuseppone a Mare”

gdf bombaNella mattinata di ieri, un guardacoste ed una vedetta velocissima in forza alla  Stazione Navale di Napoli, nel corso di una ordinaria crociera di sorveglianza ai fini di polizia economico – finanziaria e tutela ambientale, con l’ausilio di un veicolo subacqueo filoguidato (R.O.V. – Remotely Operated Vehicle) e di personale tecnico della II Università degli Studi di Napoli – Consorzio “BENECON” oltre che di personale specializzato appartenente al Nucleo Sommozzatori del II Reparto Tecnico di Supporto di Napoli/Nisida, hanno individuato, nei pressi della scogliera frangiflutti posta a protezione della costa scoscesa immediatamente prospiciente la località cd. “Giuseppone a mare”, due proiettili di artiglieria della lunghezza di circa un metro, del calibro di 160 mm e del peso di circa 500 kg, adagiati fra i massi sul fondale ad una profondità di circa 1 mt., costituenti serio pericolo per la pubblica incolumità, soprattutto in quella zona, molto frequentata da bagnanti e da piccoli natanti.

La scoperta dei due ordigni è avvenuta nel corso delle operazioni di sperimentazione di sensoristica navale del citato centro di competenza, in particolare di un sistema che consente un puntuale rilievo acustico del fondale. Ciò ha consentito il rinvenimento dei due residuati bellici, che sono poi stati fotografati con apposita apparecchiatura subacquea.

La competente Autorità Marittima, immediatamente notiziata dell’accaduto, nelle more dell’intervento di personale specializzato S.D.A.I (Servizio Difesa Antimezzi Insidiosi) della Marina Militare, disponeva, con apposta ordinanza, l’interdizione della navigazione nella zona interessata, per la tutela della pubblica sicurezza.

La Guardia di Finanza da anni collabora, per mezzo di un Protocollo d’intesa, con il consorzio “BENECON”, uno dei Centri di Competenza promossi dalla Regione Campania, che presenta una dote di 250 ricercatori appartenenti a quattro atenei campani e un patrimonio di tecnologie ed attrezzature scientifiche, finalizzato al controllo ed al monitoraggio del territorio.

Sino allo scorso anno il protocollo aveva consentito l’installazione a bordo degli aerei della Guardia di Finanza di strumentazione tecnologica aviotrasportata ma, negli ultimi mesi, grazie alla spinta operativa del Reparto Operativo Aeronavale campano è iniziata la sperimentazione per l’impiego di sensoristica sul naviglio e sugli elicotteri del Corpo. Infatti, grazie alla predetta Convenzione, il Corpo può beneficiare delle competenze scientifiche dei ricercatori del polo universitario di Napoli, nonché può imbarcare sui propri mezzi aerei e navali i sensori del Centro di Competenza “BENECON”, utilizzandoli nell’ambito delle proprie missioni operative finalizzate anche alla tutela dell’ambiente e dell’ecosistema marino.

2La presenza costante, nelle acque costiere della Campania, di unità navali ed aree del Reparto Operativo Aeronavale di Napoli della Guardia di Finanza, che operano per l’adempimento dei compiti istituzionali di polizia economico – finanziaria sul mare e lungo la costa, garantisce non solo la prevenzione e repressione delle condotte illecite in genere ma anche la pronta disponibilità di intervento in casi di necessità, integrando efficacemente il dispositivo di sicurezza della navigazione e contribuendo alla riduzione, nel numero e nella gravità delle conseguenze, dei sinistri marittimi e delle varie forme di “danno ambientale” potenzialmente derivanti dal non corretto svolgimento delle attività umane in mare.

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