di Salvatore Marigliano – Poiesis Procida
Come gran parte degli isolani ormai sanno, la Poiesis nasce con l’intento socio educativo di stabilire un rapporto culturale con le giovani menti,iniziandole ad un percorso formativo artistico che fa leva sui laboratori di pittura, poesia, musica, teatro, sceneggiatura, scrittura terapeutica e lettura critica; dando così libero spazio ed arbitrio ai giovani isolani, che si immergono nell’impegno artistico culturale con costanza, dedizione, devozione, fino a raggiungere obiettivi inimmaginabili all’inizio del percorso. La Poiesis diventa giorno dopo giorno sempre di più una forma mentis che aggrega vissuti, pensieri, sogni, divenendo così un punto fermo in una società di virgole. La Poiesis è per i giovani una perenne ricerca emozionale finalizzata ad imprimere all’io la propria caratterialità; l’emozione, fulcro della ricerca, è lumeggiata ed instradata dai mentori dell’Associazione fino a divenire frutto maturo per l’intera comunità. I laboratori impartiscono ai giovani procidani, non solo lezioni artistiche, ma primariamente lezioni di vita, di spirito, di essere, solcando il selciato del loro percorso esperenziale, seminandolo, curandolo. Fra i giovani nuovi collaboratori dell’associazione voglio ricordare Donato Coscione, stilista capace di sprigionare tutta la sua energia creativa nella moda, con il suo estro e la sua fantasia trasforma semplici abiti in vere e propie opere d’arte; Michela Miracoli cantantessa capace con la su soave eppur forte tonalità vocale di toccare i cuori degli adcoltatori, facendogli vivere un vero e propio viaggio musicale. Come dimenticare Antonio Muro, attore capace di sprigionare sul palco patos, picchi emozionali, profonde introspezzioni, immedesimandosi nei personaggi interpretati. Infine ricordiamo Manuel Scotto di Minico, scenotecnico che alla struttura presta l’adeguata premura, con le accortenze dovute, apportando le giuste e accurate medotologie. I giovani che si avvicinano alla POIESIS colgono in pieno il senso del termine associazione, profondendo in essa impegno,cura,propositività,al fine di aiutare il prossimo e se stessi.Passo dopo passo “la grande Casa” richiama l’attenzione di sempre più numerosi giovani procidani che si compiacciono di far parte di un gruppo di amici operosi “POIESISIANI”.