Pro loco Procida, aderisce al Movimento in difesa della scuola pubblica

E’ difficile essere bambini in tempi come questi. Quando ti tolgono il diritto di imparare a crescere in un ambiente rispettoso di te, dei tuoi ritmi e dei tuoi bisogni; quando un sindaco leghista si permette di trasformare la scuola di tutti nel tempio di una fazione e di un’ideologia. è difficile essere educatori in tempi come questi. Quando devi lavorare in mezzo alle macerie: quelle materiali di aule fatiscenti e quelle culturali di una società che sembra aver dimenticato il valore del sapere. Quando devi insegnare a classi sempre più affollate di bambini e bambine di lingue e culture diverse senza poter disporre di strumenti e sostegni adeguati. La situazione della scuola italiana è drammatica. Mentre tutti i paesi Ocse aumentano la spesa per l’istruzione, l’Italia decide di tagliarla. Eppure abbiamo una delle medie più alte di analfabetismo, in Italia cresce la dispersione scolastica e aumentano i giovani destinati ad una condizione culturale incerta e subalterna. Ciò che la ministra Gelmini spaccia per riforma è solo un drastico taglio delle risorse: meno personale e meno ore di lezione, riduzione del tempo pieno e della qualità dell’offerta formativa, aumento dei costi per le famiglie, inosservanza delle norme di sicurezza. Scelte irresponsabili, che deprimono le possibilità di ripresa del Paese, perché non può esserci alcuna crescita senza investire in conoscenza. Colmare il deficit educativo è la prima condizione per affrontare la crisi. Mortificare la scuola pubblica nel suo ruolo di formazione intellettuale e civile delle nuove generazioni vuol dire invece abdicare al dovere costituzionale di garantire a tutti ‘il pieno sviluppo della persona umana’. Ma qual è il mandato sociale che oggi affidiamo alla scuola? Tutti dobbiamo chiedercelo, non solo gli addetti ai lavori, perché in ballo c’è il futuro del Paese, non solo della scuola. Sui banchi di scuola si gioca una sfida decisiva, e non è proprio il momento di darla per persa. C’è molto di buono in cui riporre fiducia. Nello scatto d’orgoglio di una nuova generazione di studenti che non ci sta a farsi rubare il diritto al futuro; nel lavoro serio di tanti educatori che non intendono esser complici di questo disastro e continuano a farsi in quattro, nonostante tutto, per garantire ai nostri figli una scuola bella e accogliente, dove trovare il piacere di imparare e crescere con gli altri. A tutti quelli che resistono, e lottano per una scuola di qualità, buon anno scolastico!

MOVIMENTO DIFESA SCUOLA PUBBLICA CUI ADEERISCE PRO LOCO PROCIDA

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