Lo scorso dicembre è stato affisso un manifesto per conto della confcommercio locale laddove, tra l’altro, si invitavano i procidani ad acquistare nei negozi del posto per sostenere l’economia locale. fin qui niente da obiettare…anzi è da lodare. La stessa coldiretti, a livello nazionale, invita i consumatori a comprare nei negozi dove si vendono prodotti a km zero…..iniziativa altrettanto lodevole.
Senza contare la lievitazione dei prezzi durante le feste natalizie, ce ne sarebbe da discutere, a proposito, stamattina ho acquistato presso un fruttivendolo locale un’insalata, garantita a km zero, dal costo di 1 euro. L’ho acquistata sebbene ne potessi fare a meno… A casa l’ho pesata…….160 gr……….i commenti li lascio al presidente di coldiretti ed al presidente di confcommercio ed a voi.
grazie per l’ospitalità.
cordiali saluti
mario caiazzo
bèh credo che in confronto all’acqua non ha pagato niente- caro lei sa quanto lavoro c’è per tirare dalla terra un’insalata? forse è più sgradevole pensare che quel povero bracciante o contadino che si è “smazzato” le hanno dato poco più di 30 cntesimi . xkè è evidente che dalla terra alla sua tavola ci sono minimo 3 passaggi di mano- mercato all’ingrosso- commercio al minutolo- e spese – Ergo egr Sig.r Caiazzo ella ha ricevuto quasi in omaggio un’insalata di 16 grammi- e con questo buon Anno- Anche a Lei e un grazie ai contadini che ancora ci fanno mangiare l’insalata fresca-
probabilmente non sono stato chiaro…l’insalata era a km zero…quindi niente passaggi di …mano….considerate che quella che arriva dal mercato, sempre nei negozi costa meno, quindi….la mia osservazione era ed è riguardo alla lievitazione dei prezzi che normalmente si verifica in prossimità e durante le feste siano esse natalizie e/o pasquali, ecc. pertanto senza nulla togliere ai contadini il cui lavoro è da apprezzare e lodare, certi profitti non sono, a mio parere, giustificati…poi è ovvio ognuno è libero di pensarla come vuole ci mancherebbe!
purtroppo l’uomo s’inventa di tutto e di più- fatto sta che km Zero- è un’altra invenzione- dei “rappresentanti”delle categorie che poi i risultati sono quasi sempre negativi— chiedo venia se peccherò d’ignoranza- ma km zero che significa che nel fattispecie ,l’insalata è stata coltivata sul luogo che lei l’ha acquistata? credo di no! e allora cmq ci sono dei costi- ma adesso non voglio perorare nessuna causa di chicchessia- però c’è una cattiva informazione- e certamente non sempre per colpa della comunicazione- ciao e ancora buone feste.
Alla fine siamo sempre li ……… Se il procidano acquista fuori confini isolani non e’ per sfizio o perche’ gli piace prendere traghetti e fare sfacchinate varie …..anzi .
I signori commercianti devono capire che con l’e-commerce e la crisi chiunque trova metodi “alternativi” d’acquisto . Ricapitolando ….. chi e’ causa del suo male……..