di Geppino Pugliese
PROCIDA – Il titolo può dare adito a qualche dubbio o incredulità, creare preoccupazioni circa l’interpretazione che potrebbe essere letta come rifiuto all’accoglienza, mancanza di amore per il fratello in difficoltà.
NIENTE DI TUTTO QUESTO
Giorni fa, Claudia Esposito ci elencava, su questo sito, una serie di ragioni per cui l’A.C. è stata indotta a scegliere il progetto SPRAR, l’accoglienza gestita, e non il C.A.S.
Diciamo, per prima cosa, che entrambe le sigle, rappresentano le due facce di una stessa medaglia, che è l’accoglienza tout-court, senza bavagli né filtri.
Gravissimo atto d’irresponsabilità che il Governo centrale e il Papato stanno portando avanti da anni, arrecando danni serissimi all’Italia e agli italiani, che sono costretti, obtorto collo, a subire l’invasione di migliaia di stranieri, per lo più migranti economici, che cercano rifugio in questa terra.
L’Italia, terzo paese più indebitato al mondo, con una disoccupazione, specialmente giovanile, spaventosa, non può permettersi la “follia dell’accoglienza totale “.
La balla di chi dice che i finanziamenti non provengono dall’Italia, ma dall’Europa, fa ridere i polli: I soldi europei sono partecipati dagli Stati che lo compongono, tra cui l’Italia, che dà, per la sua parte, un lauto contributo.
Nelle regioni italiane che sono al top dell’accoglienza, come Sicilia, Calabria, Lazio etc., c’è tutta una miriade di cooperative, associazioni, opere pie, strutture religiose, che vengono finanziate per le loro attività di accoglienza straordinaria, con immancabili scandali passati alla ribalta della cronaca tra i quali, i più eclatanti, MAFIA CAPITALE e gli arresti in Calabria, dove compare pure un alto prelato.
Casi che ci fanno pensare: altro che accoglienza umana e disinteressata, ma UNO SFRUTTAMENTO di queste persone, trattate allo stesso modo della tratta degli schiavi in Africa, e la storia lo insegna.
Ci sarebbe moltissimo da dire e da riflettere, perché il ” FENOMENO DELL’IMMIGRAZIONE ” è molto complesso e articolato, non saranno, certo, quattro paroline dette da me, a innescare qualcosa.
Mi preme solo sottolineare che l’Amministrazione Comunale si è comportata in modo gravissimo ad accettare “SUPINAMENTE ED ACRITICAMENTE ” i diktat del Prefetto e, soprattutto, senza interpellare il popolo procidano. Una cosa gravissima.
A tal proposito, faccio presente agli amministratori che non è Facebook la sede giusta per interpellare il popolo, lì ci vanno solo i ragazzini che fanno le foto e mettono i ” like” e si sentono “importanti”.
Coinvolgere la gente nelle decisioni importanti, non attraverso i “post” o i “like”, ma direttamente, nelle assemblee in piazza, in tutti i modi possibili, l’importante che non sia virtuale e mediatico.
geppino condivido in pieno il tuo ragionamento ma immaggina se questi fanno un’assemblea pubblica su questo tema ,erano uomini se lo avessero fatto prima ,ora il popolo che lo ha votato deve subire e basta ,,tanto ci pensa la chiesa locale ad accoglierli nelle case di loro proprieta’ aprono le chiese gli oratori ,la caritas prepara il cibo ,loro lo buttano xche’ non e’ di loro gusto ,le banche gli danno la post pay prepagata ,il popolo paga tutto
Dopo anni di tentativi il popolo ” rifiuta ” ogni ospitalità immotivata e controproducente .
La chiesa o, chi per essa orecchia da mercante .
Si chiama governo o dittatura tal tipo di ” impostura ” .
Allora non ci lamentiamo e avendo ” delegato ” i poteri subiamo ed in silenzio !!