Secondo quanto riportato dall’Istat (l’Istituto nazionale di statistica che è un ente di ricerca pubblico introdotto nel 1926 e che rappresenta il principale produttore di statistica ufficiale a supporto dei cittadini e dei decisori pubblici), dal 2002 al 2009 l’isola di Graziella ha mantenuto una popolazione residente tutto sommato costante (10.624 abitanti nel 2002 rispetto ai 10.627 del 2009).
Da questo punto di vista bisogna viaggiare a ritroso nel tempo di quasi 200 anni per trovare una popolazione residente, in cui incideva anche il tutt’uno con Monte di Procida, di oltre 16.000 abitanti, così come si è assistito ad un forte decremento della popolazione stessa in epoca napoleonica a cavallo del 1800, a causa delle guerre e dei massicci spostamenti di popolazione che ne derivarono. Dal 1907, poi, anno della scissione amministrativa tra il Comune di Procida e quello di Monte di Procida, si nota, viceversa, una linea sostanzialmente dritta.
Entrando nello specifico delle tabelle fornite dall’Istituto da sottolineare che, pur rimanendo a crescita zero, sull’isola si riduce il numero dei nati (92 nel 2009 mentre nel 2002 erano 107) così come dei morti (91 nel 2009 rispetto ai 106 del 2002) con un numero medio di componenti del nucleo famigliare, 4.505 più 3 convivenze, pari a 2,36. Nel 2009, a fronte dei 163 cittadini trasferitisi all’estero o in altri comuni italiani, abbiamo avuto 148 nuovi residenti, mentre nel 2002, a fronte di 169 nuovi residenti solo 117 cittadini sono stati cancellati per trasferimento all’estero o in altro Comune. Rilevante, in questo contesto, diventa la presenza di cittadini stranieri (in larga parte provenienti dall’Ucraina e dalla Bulgaria) che passano da 46 nel 2002 a 221 al 1 gennaio del 2010, componente che, a conti fatti, rappresenta il vero fattore stabilizzante dei residenti, tutta gente inserita che trova lavoro presso le famiglie come assistenti agli anziani, nell’edilizia e nelle coltivazione dei terreni agricoli, con i figli che frequentano le scuole locali.
Diminuiscono, viceversa, celibi e nubili a vantaggio dei coniugati così come aumentano coloro che fanno ricorso al divorzio. Nel 2002 erano 36 i maschi e 28 le femmine mentre nel 2009 i maschi passano a 38 e le femmine a 55. Un dato significativo, che prendiamo come buon auspicio in quanto ci da il segnale della longevità della popolazione procidana, è quello che riguarda i residenti over 65 che passano da 1.842 del 2002 a 2.045 del 2009 con 1 ultracentenario.
Tags Abitare a Procida Ambiente Riflessioni
Potrebbe interessarti
Dalla Germania arriva un messaggio chiaro: Il futuro si tutela ora!
“È davvero storico – dichiara Stefano Zuppello, presidente di Verdi Ambiente e Società – quello …