Questa mattina, prima dell’inaugurazione del meating di Comunione e Liberazione, alcuni componenti del coordinamento “Liberi Subito” hanno consegnato nelle mani del Presidente Giorgio Napolitano l’appello per la liberazione dei marittimi procidani.
Di seguito riportiamo il testo della Lettera-Appello a Napolitano:
All’ Att.ne dell’ Ill.mo Presidente della Repubblica
On. Giorgio Napolitano
Noi cittadini procidani, siamo giunti fin qui, a Rimini, per un ennesimo e disperato appello. Ci rivolgiamo nuovamente a Lei per chiederLe di porre fine alla drammatica vicenda dei marittimi italiani prigionieri in Somalia. Il tempo trascorso, ormai troppo lungo, ci spinge a dimostrare tutta la nostra preoccupazione per le sorti dei nostri concittadini.
L’isola di Procida è da immaginarsi come una grande famiglia ed inevitabilmente la vicenda della Petroliera italiana Savina Caylyn coinvolge l’intera comunità. Per tutto questo tempo, 200 giorni, i familiari hanno dimostrato una grande compostezza pur vivendo questo momento di grande drammaticità.
Non sopportiamo più il rumore di questo silenzio.
Ci sentiamo lasciati soli e calpestati come italiani, ma come procidani non ci fermeremo: rivogliamo tutti i marittimi a casa al più presto.
Il nostro popolo è fatto di persone miti e dignitose che manifesta in maniera sobria anche quando scende in piazza, ma la voce della nostra isola deve giungere forte e chiara a coloro che possono e devono risolvere la questione.
Ci sentiamo abbandonati ma vorremmo essere smentiti e poter dire che lo Stato è presente, che è vicino ai suoi cittadini, che non ha dimenticato i marittimi italiani prigionieri in Somalia.
Procida 21 Agosto 2011.
Cittadini Isola di Procida