Procida festeggia il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia

Dopo il Consiglio Comunale straordinario convocato per la mattinata, l’attenzione si sposterà, nel pomeriggio, a Terra Murata per “A(p)pena liberi….” che è il titolo del progetto-manifestazione che, in rete, alunni delle classi IV e V dell’I.I.S.S. “F.Caracciolo-G.da Procida”, Comune di Procida, hanno realizzato e rappresenteranno quest’oggi in occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia.
Motore e cuore dell’attività è lo sforzo di libertà sostenuto, a partire dai primi dell’800, da numerosi patrioti del regno delle Due Sicilie, giovani vite che hanno pagato il loro credo con anni di dura reclusione nel bagno penale dell’isola; sacrificio che ha mortificato il fisico ma non represso lo spirito creativo:molti proprio in carcere hanno poetato, recensito,scritto, realizzato prototipi di strumenti musicali, segno che la positiva capacità pensante può trasformare in sforzo di crescita umana anche la più disumana delle sofferenze.
Organizzazione della Manifestazione:
• Terra Murata, ore 16.00, ex Conservatorio delle Orfane (oggi Palazzo della Cultura): breve presentazione dell’Italia preunitaria attraverso suggestioni musicali e canore del regno delle Due Sicilie e dello Stato Sabaudo (a cura di Studenti, Associazione Pleiadichorus, Coro San Leonardo);
• Parole e immagini raccontano storie di libertà reclusa e tessono trame di vita a Procida nel 1861;
• Intervento delle Autorità presenti e relazione dell’Assessore alla cultura del Comune di Procida, avv. Enrico Scotto di Carlo;.
• Consegna, a ricordo della manifestazione, di copia della prima pagina de “Il Procida”, giornale patriottico del 1848;
• Al termine, pubblico e organizzatori, sulle note della Banda Musicale, uniti nel canto dell’Inno di Mameli.
E, mentre scorreva la grande storia, uno sguardo è andato anche alla piccole vicende dell’isola di Procida nel 1861, alla ricerca di ciò che è avvenuto ai primi procidani-italiani.
Si alterneranno nella manifestazione letture di biografie di patrioti reclusi nel bagno penale di Procida: esordio con una lettera di Pisacane che, prima della spedizione di Sapri,aveva scritto all’amico Fanelli di avere intenzione di fermarsi e liberare i detenuti politici procidani.
A seguire vicende di patrioti delle varie parti del Regno delle Due Sicilie: dal diario di Michelina Battaglia di Calvello (Potenza) l’esperienza del padre recluso nel 1854 anno del colera nell’isola; diari dal carcere del Duca Castromediano di Cavallino (Lecce), la reclusione di Giuseppe Pica patriota e successivamente onorevole del regno, autore della legge sul brigantaggio. Nicodemo Palermo di Grotteria (Reggio Calabria) che scrisse nel carcere di Procida la novella “La vendetta di un liberale”, Nicola Calace, napoletano, che nel carcere di Procida lancia le premesse per l’attuale famosa liuteria napoletana,Giuseppe Cavaliere (Reggio Calabria) patriota dei moti del 1848 che continuò la sua attività artistica durante la sua permanenza nel carcere di Procida; l’esperienza di Giuseppe Pace della comunità albanese di Castrovillari (Cosenza).
Atto di nascita del primo procidano-italiano (una femmina, Anna Giuseppa Michela Lubrano di Diego). Testimonianze del 1854 relative al miracolo di S. Leonardo per la cessazione del colera.17 marzo 1861 primo atto di morte (un bambino di 10 anni). Ruolo della scuola, della marineria e sulla religiosità nell’isola. Prime delibere comunali del 1861. Il caso Venosca. Recupero del giornale del 1848 “il Procida” (l’originale è conservato nell’”Istituto di Storia Patria” di Palermo).

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