Manifesto POIESIS Procida: L’urgenza di un legame tra politica e cultura e di una politica culturale.

Necessita rialzare i valori della nostra cultura e della nostra vita pratica, causati dalla poca influenza esercitata dagli ambienti colti sullo svolgimento della politica isolana, e la poca attenzione consacrata da quegli ambienti alle questioni politiche, pratiche e sociali. Bisogna condannare sia lo scarso interesse che la classe colta dedica alla politica, spesso limitato ad una critica preconcetta, sia la sua scarsa capacità di incidere sulla vita dell’uomo. La cultura non deve essere soltanto uno strumento per comunicare le idee in una forma più elegante e garbata, non deve sacrificare le sue effettive potenzialità, quelle di creatrice identitaria. Bisogna imporre una direzione alla vita storica della nostra isola, fare ascoltare il nostro consiglio e la nostra voce, annullare la separazione netta, esistente in Procida, fra politica e cultura. Una simile frattura ha come risultato che tanto la politica quanto la cultura impiccioliscono ed impoveriscono nella mutua segregazione, con conseguenti danni: la politica, infatti, quando non vi aliti dentro lo spirito della cultura ricco di tutte quelle orientazioni ideali diventa una mediocre faccenda composta di piccole cose quotidiane ; la cultura, segregata dalla politica, e in generale dalla vita vissuta, immiserisce. La politica si svuota di ragioni ideali, mentre la cultura si confonde, perdendo la sua dimensione distintiva; sicché da un lato vi sono i politicanti della giornata spicciola, ignoranti, grossolani e prosaici, dall’altra i letterati melensi ed inutili, privi di qualsiasi autorità morale e civile .Gli uomini di cultura hanno il dovere di occuparsi di questioni politiche onde arricchire la coscienza politica perseguendo l’obiettivo di portare la cultura a contatto sempre più intimo con la politica e con la pratica, materiandola così di cose e liberandola dalle chiacchiere vuote che la spadroneggiano. La cultura non può esimersi dall’improntare la vita degli individui, suggerendo soluzioni e fornendo conoscenze. Portare la cultura a contatto con la politica significa praticamente questo: trattare con larghezza, precisione e competenza quelle questioni politiche che rispondono a fondamentali interessi , anche se esse non costituiscono già gli argomenti della politica del giorno . Questo il ruolo precipuo della cultura, che deve prevenire i tempi e anticipare i problemi senza fermarsi all’hic et nunc in cui opera la “politica spicciola”. Cultura e politica divengono strumenti atti a favorire la crescita dell’individuo, chiamato a partecipare e a contribuire attivamente al dibattito; la cultura deve inoltre trattare quegli argomenti e quelle tesi da cui il sentimento pubblico più istintivamente rifugge: e ciò perché la funzione della cultura, nelle questioni pratiche, consiste appunto nel fortificare la coscienza di fronte agli impulsi del sentimento, o al sottile contagio dei luoghi comuni e delle frasi fatte, fortificazione di cui c’è speciale bisogno in Procida.
Bisogna respinge le posizioni pigramente accettate e le banalità, bisogna influire intellettualmente e moralmente sugli avvenimenti politici, consci della delicatezza dell’ impegno, ma convinti che i problemi della cultura non si risolveranno che in relazione a quelli politici .
La POIESIS mira a promuovere una figura intellettuale esemplare, capace di saldare cultura e politica, realizzando un’opera di riforma, di educazione e di organizzazione politica e culturale in un clima di apertura, ricerca , collaborazione ,sinergia e coesione fra due realtà inscindibili. Questo il ruolo che la cultura deve avere all’interno della politica, i due aspetti fondamentali della vita dell’uomo non devono essere distinti, ma al contrario devono integrarsi ed arricchirsi reciprocamente .
La profondità del pensiero sta nel rifiutare sia la cultura politicizzata che la politica acculturata, per prediligere una soluzione che mantenga queste due realtà tanto svincolate nei compiti quanto unite nel formare le coscienze.
C.s.

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