Sobria ed interessante la serata finale della XXV edizione del Premio Letterario Procida “Isola di Arturo – Elsa Morante”, aperta all’insegna della celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia e del 25° anniversario della manifestazione dedicata alla nota scrittrice Elsa Morante che, proprio a Procida, agli inizi degli anni ’50, trasse ispirazione per una delle opere memorabili della letteratura italiana: “L’isola di Arturo”.
Maria Pia Ammirati con “Se tu fossi qui” (Cairo editore) vince la narrativa; A. Baldoni – G. Borgna con “Una lunga incomprensione. Pasolini fra destra e sinistra”, Vallecchi, si sono aggiudicati la sezione per la saggistica; Laura Frausin Guarino si afferma in quella traduttori per la traduzione del libro di Irène Némirovsky, “Il vino della solitudine”, Adelphi; con “Viva l’Italia! Risorgimento e Resistenza: perché dobbiamo essere orgogliosi della nostra nazione”, Mondadori, al giornalista Aldo Cazzullo va il premio speciale “Un saggio per il Risorgimento” che lo stesso dedica ai militari e ai marittimi italiani, tra i quali quattro procidani, tenuti prigionieri dai pirati somali; premio all’Isola a Marianna Galatola, Tesi di laurea in Storia delle religioni del Mediterraneo, “Il culto di San Michele Arcangelo nell’isola di Procida”, e Mirta Ranaldi, Tesi di laurea in Botanica etnologica, “Usi tradizionali delle piante nell’isola di Procida”; Segnalazioni Speciali per Umberto Scapagnini, “Il cielo può attendere”. Il buio della malattia, la luce della fede, Edizioni Piemme; Italo Bocchino, “Una storia di destra”, Longanesi; Flavio Pagano, “Ragazzi ubriachi”, Manifestolibri; Guido Trombetti, “Quando meno te l’aspetti”,
Momento altamente emozionante, sulle immagini dei “Baci Tagliati” tratte da “Nuovo Cinema Paradiso”, quello che ha accolto l’oscar Giuseppe Tornatore, il quale ha ricevuto il premio “Complice d’Autore”. Come sottolinea Enrico Scotto di Carlo, assessore alla cultura del Comune di Procida: «Complice d’autore» è l’attore, lo strumentista, il direttore d’orchestra, il regista di teatro e di cinema, il critico letterario, musicale, teatrale, cinematografico, che si fanno interpreti di un’opera d’arte e ci aiutano a conoscerla, a capirla, ad amarla. Giuseppe Tornatore è il «complice d’autore» che con «La leggenda del pianista sull’oceano» ha portato sullo schermo e ha reso famoso il monologo di Alessandro Baricco intitolato «Novecento». Ma un regista è anche un inventore di storie e Tornatore, da «Nuovo cinema Paradiso» a «Baaria», ne ha scritte di straordinarie, facendosene poi interprete, dunque «complice» di se stesso. Come i suoi amici-maestri Federico Fellini, Sergio Leone e Roman Polanski – con i quali è ritratto in una celebre foto del 1993 sul set di «Una pura formalità» – e come altri grandi registi, Tornatore racconta quei fatti della vita che hanno per autori la storia, la memoria, la società. Di quegli autori Tornatore è un complice sensibile, efficace, coinvolgente, che onora la cultura italiana e contribuisce al suo prestigio nel mondo.”
Da sottolineare la presenza, oltre del sindaco Vincenzo Capezzuto, degli Onorevoli Muro, Bocchino e Cirelli, di Guido Trombetti, assessore regionale alla ricerca scientifica ed Università, e di Massimo Marelli, Rettore dell’Università Federico II di Napoli e Lida Viganoni, Rettore dell’Università degli Studi “Orientale”. Proprio con le università, dal momento dell’istituzione di una sezione che premia le tesi inerenti storia, tradizione, cultura e mestieri dell’isola di Procida, si è consolidato un rapporto che, attraverso convegni, giornate di studio e summer school, tenuti principalmente nell’ex conservatori delle orfane di Terra Murata (attualmente Palazzo della Cultura), ha portato sul territorio un gran numero di docenti e studenti provenienti da tutto il Mondo tali da diventare, anche dal punto di vista economico, un fattore rilevante per l’economia isolana.