di Michele Romano
Alcuni giorni fa lo squisito amico Giovanni Villani, esponente del gruppo politico “Insieme per Procida” ha gentilmente inviato, anche al sottoscritto, un sms in cui proponeva un Progetto di Comunicazione della sua organizzazione nell’ambito socio-politico ed economico della nostra comunità. Ebbene, questa informativa, mi spinge ad alcune riflessioni e considerazioni che vogliono costituire un sommesso contributo allo sviluppo di tale problematica. In primo luogo bisogna premettere che il concetto di comunicazione assume connotati diversi in rapporto ai siti in cui opera. Così, nel vissuto della politica, la quale ha il compito di organizzare la città, utilizzando il significato etimologico del termine greco, la comunicazione non possiede una funzione meramente informativa ma quella di trasmettere le idee, le proposte e le decisioni concrete rispetto a tutte le problematiche che investono l’intera collettività.
Per dare concretezza e chiarezza a tale argomentazione diventa esplicativo, calandoci nel territorio della nostra isola, che il senso pregnante della comunicazione di un gruppo politico diventa quello di riferire alla popolazione qual è il loro atteggiamento e proposta decisionale in riferimento agli aspetti più vitali ed essenziali che pervadono donne, uomini, giovani ed anziani di Procida cioè l’organizzazione sanitaria, scolastica, dei trasporti, della vivibilità, della portualità con tutto il suo contorno di degrado ed inquinamento, se la pesca deve continuare ad essere un indotto economico o un hobby per buontemponi, se le spiagge devono mantenere uno spazio di beneficio pubblico, se il disagio giovanile è una questione fondamentale per il prossimo futuro e come affrontarlo, se l’abusivismo è una patologia da curare oppure no. Infine, dire in modo fondante, senza mastodontiche ed aleatorie elucubrazioni, come utilizzare, per la crescita sociale, economica e culturale, le risorse significative della nostra meravigliosa isola (Terra Murata, Vivaro, Marina Grande, Chiaiolella e Corricella ed altro).
Il mio augurio è che il senso dell’iniziativa nasca dalla consapevolezza che attualmente il quadro politico procidano sta camminando nel nulla e nell’insignificenza della propria azione davanti ai problemi seri e complessi, sia per atteggiamento che mancanza di visione, per cui il disorientamento dei cittadini si alimenta di giorno in giorno e la città diventa sempre più cupa e triste, a dispetto della natura che le ha offerto una dimensione solare e gioiosa.
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