giovanni scotto di carlo
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Giovanni Scotto di Carlo: Abbiamo bisogno di una politica di servizio e mi sforzerò di dimostrarlo continuamente

giovanni scotto di carloChiudiamo il ciclo di interviste dedicate ai candidati Sindaco alle primarie de “La Procida che Vorrei” incontrando Giovanni Scotto di Carlo, il meno conosciuto politicamente dei tre, che, quando tutto sembrava essere già delineato, è stato la vera sorpresa dell’ultima ora.

Giovanni Scotto di Carlo, puoi fare una tua breve presentazione?

«Ho 45 anni, mi occupo di accoglienza ed ospitalità in una struttura ricettiva a gestione familiare, di carattere agrituristico; sono istruttore subacqueo e gestisco un diving. Mi impegno in attività di educazione ambientale rivolte ai bambini e di volontariato mirate all’ambiente ed al decoro urbano. Lo sport mi appassiona soprattutto in chiave di valore sociale e formativo per la crescita dei nostri ragazzi. Promuovo, infatti, la pratica del canottaggio sull’isola con l’Associazione Sportiva Dilettantistica “Circolo Canottieri isola di Procida” di cui sono il Presidente».

Cosa ti ha spinto a fare questa nuova esperienza?

«Un sentimento di sfiducia verso certa politica; il bisogno di azioni istituzionali per preservare e valorizzare il nostro patrimonio, difendere la nostra identità, migliorare la qualità della vita dell’isola. Negli ultimi anni ho visto costantemente deluse le aspettative di cambiamento e sprecate le occasioni di arricchimento collettivo, e credo che le forze politiche fin ora operanti sul territorio siano inadeguate a mettere fine a questa tendenza, inadeguate ad una sintesi rappresentativa degli interessi e delle parti ed inadeguate a promuoverli in maniera genuinamente concertata. Abbiamo bisogno di un modo nuovo di fare politica, ne sono convinto, un modo che si caratterizzi per  la partecipazione ed il coinvolgimento della cittadinanza, delle persone comuni, un modo che ricordi continuamente che la popolazione è l’attore, il mezzo e l’unico fine di ogni intenzione amministrativa. L’amministrazione diffusa e partecipata è la chiave che vogliamo».

Come porterai avanti la campagna elettorale per le primarie?

«Con l’onestà e forse l’ingenuità di quanti ancora credono in un voto d’opinione. In questa esperienza provo e proverò a comunicare con la massima chiarezza quello che rappresento. Voglio incontrare, confrontarmi, dialogare con i miei concittadini; sto cercando le associazioni, le compagnie, i gruppi, le squadre, i volontari per l’ambiente, per la cultura, per le tradizioni, sto chiacchierando a lungo con chiunque interessato. Ritengo indispensabile intavolare discussioni sincere con tutti gli abitanti dell’isola disposti al confronto; anche ritrovandomi con loro uno per volta, faccia a faccia, nei loro luoghi di vita reale. Perciò oltre la piazza e le strade, non intendo escludere nessun altro strumento di comunicazione, purché serva a stimolare il dialogo sul nostro futuro, con le vecchie, ma soprattutto, con le nuove generazioni».

Quali sono i tre argomenti su cui punterai maggiormente in questa campagna elettorale?

«Immaginare, insieme, come Procida possa fare della propria identità, la vera risorsa da sfruttare in modo socialmente sostenibile ed eco-compatibile, per l’arricchimento materiale e culturale di tutti noi. Mi sforzo di comunicare la sicurezza che esistono per questo altre strade possibili, e propongo di vagliare insieme, con uno sforzo conoscitivo di tutti, quelle che oggi le ricerche scientifiche e le esperienze ci forniscono per: sviluppare e orchestrare le vocazioni professionali presenti sul territorio;  pianificare la messa a valore dei beni storico-culturali ed il recupero produttivo di memorie e tradizioni; una produzione energetica autonoma e basata sulle rinnovabili nella riqualificazione delle nostre abitazioni e delle strutture pubbliche; una diversa organizzazione della mobilità che contempli l’esistenza dei pedoni e dei ciclisti; la produzione di rifiuti zero con utilizzo e ri-utilizzo eco-rispettosi. Tutto da realizzare a medio lungo termine con la gradualità necessaria, ma con fermezza di intenti e con la realistica consapevolezza che il raggiungimento di tali ambiziosi obbiettivi non possa prescindere da una condivisione fuori dell’amministrazione. Abbiamo bisogno di una politica di servizio e mi sforzerò di dimostrare continuamente il tesoro che abbiamo, l’eccellenza delle conoscenze e competenze legate all’isola, la forza dell’azione cooperativa e le vere possibilità di crescere insieme che troppe volte sono sfumate».

Sui siti internet nell’ambito dei 5 Stelle non sono mancate frecciatine sul fatto di aver “mollato” il movimento. Quale la tua posizione?

«Resto della convinzione che a livello nazionale l’azione del movimento abbia prodotto un effetto positivo in termini di partecipazione dei cittadini alla vita politica, anche destabilizzando un sistema politico incancrenito nel mantenimento del potere fine a se stesso, chiuso ad ogni vera innovazione. Ritengo la presenza del movimento, anche per Procida, una risorsa fondamentale, indispensabile per ogni percorso di cambiamento. Credo inoltre che sarà loro grande merito il permanere nell’ostinata richiesta di trasparenza dell’azione politica e dell’attività di controllo, la cosiddetta “operazione fiato sul collo”, alla quale sarò interessato e lieto di sottopormi, fiducioso di ritrovarli al mio fianco a combattere per le stesse battaglie e a difendere gli stessi valori».

Nel caso di una tua affermazione chi preferiresti avere come avversario: Capezzuto o Muro?

«E’ indifferente. Mi rapporterei ad entrambi come il nuovo è obbligato a rapportarsi al vecchio».

Nel caso non dovresti risultare vincitore alle primarie, sarai comunque tra i candidati al consiglio comunale con “La Procida che Vorrei”?

«Attraverso la mia candidatura spero che il cittadino si attivi per riappropriarsi della cosa pubblica e con essa del proprio futuro, della possibilità di determinarne il corso. Se questa speranza non sarà pienamente accolta e sostenuta, cercherò di dar seguito al progetto di cambiamento sopra delineato anche attraverso una candidatura al fianco del sindaco indicato dalle primarie».

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2 commenti

  1. John Anthony Calise

    Bravo Giovanni……..mi fa molto piacere che hai deciso di intraprendere questa nuova esperienza, sei una persona seria e ti auguro un sincero “in bocca al lupo”

  2. Caro Gianni ti auguro una buona competizione elettorale.

    Di solito non apprezzo molto chi predica bene e razzola male…ma sicuramente questo non è il tuo caso……..non ti fidare degli amici che risolvono tutto con un “sorriso” ti usano e si nascondono dietro per i loro comodi.

    buona fortuna…o scusa ..in bocca al lupo

    il Cerusico di Mare

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