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Procida: La cultura dell’acqua per il futuro dell’isola.

Nei giorni scorsi, presso la sala consiliare “V. Parascandola” del Comune di Procida, moderato da Sebastiano Cultrera ed alla presenza di scolaresche della scuola media “A. Capraro” e dell’Istituto Superiore “F. Caracciolo – G. da Procida” che hanno portata la loro esperienza acquisita attraverso il “PON ACQUA”, si è tenuto l’incontro sul tema: “La cultura dell’ acqua per il futuro dell’ isola.

A fare gli onori di casa il vice sindaco, con delega all’ambiente, Elio de Candia per il quale: “L’acqua è il futuro della nostra isola e, oltre a promuovere il territorio sotto il profilo turistico bisogna fare in modo che sia dotato delle adeguate infrastrutture. E’ responsabilità degli amministratori – sottolinea il vicesindaco – mantenere accessi i riflettori su argomenti sensibili per l’intera collettività.” A soffermarsi su quello che è il ciclo integrato delle acque sull’isola di Procida è stato l’ing. Angela Melito, dirigente della SAP: “La rete idrica dell’isola risale alla fine degli anni ’50, costituendo il primo impianto sottomariano a livello europeo dell’epoca, mentre quello fognario, con stazioni di pompaggio e condutture marine, è stato realizzato successivamente ed ancora ci sono delle criticità da risolvere per quanto riguarda alcune zone del territorio quali via Roma (dove è ancora in uso il vecchio impianto borbonico), Corricella e via Bartolomeo Pagano.”

Per il prof. Ing. Giovanni De Marinis, ordinario di costruzioni idrauliche presso l’Università di Cassino e Lazio meridionale: “Ogni goccia d’acqua è importante e Procida può contare su di una buona acqua potabile che gode di buone caratteristiche. Sulla base dei dati stilati dalla Regione Campania, delibera n° 808 del 30/12/2011, anche la balneabilità del mare risulta eccellente e tutto questo con un impianto di depurazione che sarà completato entro i prossimi due anni, integrando le vecchie strutture  con nuovi accorgimenti tesi anche al riutilizzato dell’acqua per scopi diversi quali innaffiamento, lavaggio delle strade, etc.”

Le conclusioni sono state affidate a Giovanni Romano, assessore regionale all’ambiente, per il quale: “L’acqua è si una risorsa ma non è inesauribile e quindi va utilizzata nel migliore dei modi. Il ciclo integrato delle acque in Campania non è certo stato un modello di efficienza basti pensare ci sono voluti oltre quarant’anni per regolare il rapporto con Molise e Puglia che sono i due maggiori fornitori d’acqua della nostra Regione. E’ altresì impensabile che per la gestione del ciclo integrato delle acque, che per legge dovrebbe essere unico, ci sono 218 società operative.

Razionalizzazione, quindi – sottolinea l’assessore Romano – ma anche investimenti attraverso la delibera CIPE dei giorni scorsi che ha stanziato per la Campania 214milioni di euro che saranno investiti nella realizzazione di impianti di depurazione a partire, per esempio, dalla vicina isola d’Ischia, a Napoli Est e Benevento. In questo processo non mancherà l’impegno personale e del Presidente Caldoro– conclude l’assessore Romano – per dotare l’isola di Procida di quelle opere che servono a rendere più efficiente il ciclo delle acque, cosa che costituisce anche un aspetto importante per meglio promuovere le bellezze naturali ancora presenti sul territorio.”

L’appello rivolto in modo particolare ai giovani, che ha accomunato tutti gli intervenuti, è stato quello di un uso maggiormente responsabile dell’acqua.

Guglielmo Taliercio

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