Procida: La Scuola in disarmo

di Michele Romano

La tanto discussa riforma scolastica della Gelmini, attraverso la nefasta conseguenza che avrà per il futuro prossimo, per esempio il taglio delle classi e delle insegnanti della scuola primaria, ha messo in risalto il sommerso e diffuso sistema di organizzare le selezioni e le graduatorie di affidamento di incarico, in cui gli elementi preferenziali non sono tanto i criteri di valutazione e di merito, oltre gli anni di servizio effettuati, quanto discutibili certificazioni accessorie apparentemente corrette nella forma ma nella sostanza mai sottoposte a verifica approfondita da parte di chi di dovere. In tal senso diventa emblematica la situazione della nostra isola dove l’incuria e l’approssimazione di una ultra decennale direzione scolastica, sotto la cure della Riforma, sta conducendo un bene fondamentale ed essenziale per la formazione di base dei nostri bambini verso un declino senza ritorno sia nei servizi che nella qualità dei contenuti didattici, permettendo, con indifferenza e cinismo, che punti di eccellenza e di riferimento del corpo insegnanti venga letteralmente deportato fuori dal territorio, lasciando un vuoto enorme nella comunità scolastica isolana.
Pertanto, invito con affetto, il Presidente il quale è anche un soggetto politico importante della collettività locale, e i membri del Consiglio di Circolo, a farsi carico di tutte le drammatiche situazioni, uscendo dalle sabbie mobili e dal logorio su tante piccole cose che, troppo spesso, conducono nel vicolo cieco della polemica fine a se stesso.

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