Procida, La SCUOLA S’E’ DESTA ma la Cittadinanza ( i Genitori)?

(da www.infoprocida.net)

La Gelmini vestita di nero mantello e con la scure, cerca di tagliare non i docenti non la scuola pubblica ma il futuro di un paese, il futuro alle nuove generazioni relegandole a sudditi soggetti a sovranità di chi si aggrappa al potere e incatenandola in una situazione passiva svuotandola del sapere e della volontà di opporsi e di reagire. L’11 Maggio si è svolto un incontro alle scuole elementari di Procida con i rappresentanti dei genitori con i genitori tutti e la presenza degli insegnanti per valutare e spiegare cosa sta accadendo dopo che la scure della Gelmini sui nostri figli si è abbattuta. Dino Ambrosino, in qualità di rappresentante dei genitori, illustra il perché della convocazione. Si parla di mobilità di insegnanti e diminuzioni di organico nella scuola elementare, della riduzione di personale anche negli ATA e nei collaboratori scolastici (bidelli). Addio tempo pieno. Maestro unico come trent’anni fa e un bidello ( se fortunati) per scuola o plesso. Ci si è chiesti come far sentire la voce dei cittadini genitori, come salvaguardare il futuro ai nostri figli. Andare dal Provveditorato per portare a conoscenza delle problematiche del territorio isolano e l’impossibilità di scelta che altre situazioni territoriali hanno e beneficeranno. Sarà la strada giusta? Forse si ma almeno è un “atto dovuto” dopodiché si dovranno seriamente prendere in considerazione altre forme di lotta per far sì che l'”Urlo ” dal futuro venga sentito e recepito. Tenersi informati è un dovere e quanto sta accadendo in Italia è raccapricciante e doloroso figli, bambini che vengono selezionati tipo nazismo tra ebrei e ariani, una classe per i disabili, una classe per gli immigrati, una classe per i normali e giammai debbano tra loro incontrarsi per non integrarsi. Ecco quanto sta accadendo fuori le nostre ipocrite convinzioni con il nostro steccato che alziamo per non vedere oltre all’infuori di noi stessi ,neanche dei nostri figli, accecati dall’egoismo. L’indomani , fuori la scuola, c’erano un gruppetto di mamme che di solito si forma per parlare di qualsiasi cosa; oltre quello c’erano commenti di quanto detto all’assemblea: – “non capisco perche fanno sciopero ( rischiano il licenziamento N.d.R.) e se lo fanno perché proprio i bambini ci devono andare di mezzo, che lo facessero loro lo sciopero … e un’altra: né né (riferito alle maestre), poi non ne parliamo che devono portare fuori i bambini, nel cortile senza preoccuparsi di un colpo di sole vuol dire che andremo di nuovo dalla Direttrice (fuori è inteso il cortile all’interno del plesso che alla chiaiolella è ombrato fino alle 12 ). Altri commenti su chi ha avanzato la proposta e la proposta stessa di indire il lunedì una sorta di marcia di protesta in solidarietà agli insegnanti accompagnando i figli, che più di tutti subiscono e subiranno passivamente tali scelte, a scuola in corteo visto che si entra qualche ora più tardi sensibilizzando, così, l’intera popolazione. Non ne vale proprio la pena di scriverli tanto è la miseria delle parole dette. Il giorno dopo i commenti non finiscono rifacendosi al proprio “orticello con steccato “.

Per i bambini, oltre la Scuola, Procida cosa offre? Cosa facciamo noi Genitori affinché possano liberamente giocare e divertirsi al di fuori del proprio steccato?

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