Momenti di paura quelli che si sono vissuti nel giorno di Ferragosto nelle acque circostanti l’isola di Graziella quando una escursione spensierata poteva trasformarsi nell’ennesima tragedia del mare.
Un’imbarcazione da diporto di circa 15 metri, di proprietà e condotta da una persona originaria di Napoli ma residente a Roma, partita dal porticciolo di Chiaiolella per dirigersi in località Pozzo Vecchio, baia dell’incantevole spiaggia de “Il Postino”, alle ore 11.00 circa impattava sulla secca rocciosa presente a Punta Serra.
Lanciato il “mayday”, dal locale Ufficio Circondariale Marittimo di Procida, guidato dal T.V. Giuseppe Panico, veniva inviata sul posto la motovedetta CP 2082, già impegnata in attività di pattugliamento unitamente ad altre due unità dipendenti, la quale, accertato che non vi fossero problemi alla sicurezza ed alle persone presenti a bordo, rimaneva sul posto a prestare assistenza all’imbarcazione sino al suo disincaglio, avvenuto ad opera di altra imbarcazione sopraggiunta nelle ore successive e dotata di adeguata potenza motrice.
L’unità da diporto veniva, quindi, rimorchiata in sicurezza presso un cantiere, posto nel porto di Marina Grande, ove attualmente è stata alata per i successivi accertamenti da compiersi ad opera di ente tecnico abilitato al fine della verifica delle condizioni di navigabilità.
Terminate le operazioni, al proprietario dell’unità, gli uomini della Capitaneria di Porto di Procida hanno elevato una sanzione amministrativa di circa 340 euro, per aver navigato ad una distanza inferiore a 200 metri dalla costa a picco. Guglielmo Taliercio
*c’è qualcuno che navigando intorno procida si tiene a più di 200 metri dai tratti di costa a picco ? non sarebbe meglio abrogare regole di questo tipo ? era proprio necessario multare il poveraccio che si è incagliato ? In questo paese, in iItalia e non solo a procida, mi fa paura il proliferare di regole irragionevoli, e l’abbandono della ragionevolezza di disapplicarle. L’applicazione rigorosa della legge può essere un valore, ma va unita a un’operazione di pulizia delle regole non giustificate e non strettamente necessarie.
*dov’è esattamente la secca di cui si si parla? non sono certo che sia segnalata dal GPS. Sarebbe utile che la Guardia Costiera emanasse un comunicato al riguardo, per evitare altri incidenti
Questa non la sapevo. Da quanto il GPS ha anche il ruolo di segnalare secche/scogli o altri pericoli marini?
Comunque signor Ambro se ci sono delle regole che lei definisce “stupide” non è perchè c’è qualcuno che non avendo nulla da fare scrive capitoli e capitoli per la noia altrui bensì sono scritte ed applicate per una questione di sicurezza non solo di chi naviga ma anche di chi può trovarsi nei dintorni della costa.