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Procida: Partito Democratico e la novità M5S

Beppe Grillodi Michele Romano

Nel premettere che, come sempre, ho votato il Partito Democratico, anche se, stavolta in modo sofferto perché, nel desiderare un cambiamento radicale, sentivo di spingere verso l’ignoto, la novità del M5S, cosa che hanno fatto milioni di cittadini, non il sottoscritto. Ebbene, senza altri preamboli, si può affermare, in modo chiaro e netto che, in questa elezione, l’unico vincitore è Beppe Grillo con il suo movimento, tutti gli altri escono sconfitti. In primo luogo Silvio Berlusconi, usando una terminologia di Tinto Brass, “l’uomo che rimonta”, più per demeriti altrui che per meriti propri. Infatti, il Popolo della Libertà ha ottenuto il peggior risultato della sua storia, cosa che ha rarefatto la propria presenza sul territorio nazionale concentrandola, purtroppo, ampiamente al Sud. Ma, la sconfitta più amara e preoccupante è stata quella del Partito Democratico. Ciò è accaduto, citando il compianto Eddy Berselli, perché trasmette la visione di un partito ipotetico senza una “illuminata idea complessiva” insomma una dimensione mimetica in cui, quasi in modo inconsapevole, senza accorgersene, si è teso a berlusconizzarsi in termini organizzativi, di immagine e di comunicazione. Ed è qui che, scoprendo un immenso vuoto dentro una crisi forte e drammatica della nostra società, il M5S ha sfondato ovunque.

A questo punto che fare? Poiché ancora ritengo il Partito Democratico elemento essenziale per la costruzione di un futuro migliore per l’Italia, il mio invito è quello di non paralizzare ma di mettersi in cammino con la profondità e l’acume di non guardare gli altri, di non guardare indietro e neanche avanti ma di guardarsi ed interrogarsi dentro per accettare la sfida al cambiamento in senso totale a cui adesso anche i vincitori del voto sono obbligati a sottoporsi perché non vi sono più rendite di posizione.

Comunque per mettere in campo tale modalità è cosa opportuna non aspettare le solite direttive dall’alto ma siano i territori, ed in questo per quanto ci riguarda penso all’isola di Procida, a dare inizio a questo slancio vitale. In tal senso penso sia auspicabile, ad iniziare dal partito locale, di non dar avvio a questo nuovo percorso con il twittare ai votanti grillini a fare sommatorie per le prossime elezioni ma, piuttosto, impostare la propria sfida per il bene comune su contenuti e credibilità.

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Un commento

  1. ” A questo punto che fare? Poiché ancora ritengo il Partito Democratico elemento essenziale per la costruzione di un futuro migliore per l’Italia, il mio invito è quello di non paralizzare ma di mettersi in cammino con la profondità e l’acume di non guardare gli altri, di non guardare indietro e neanche avanti ma di guardarsi ed interrogarsi dentro per accettare la sfida al cambiamento in senso totale a cui adesso anche i vincitori del voto sono obbligati a sottoporsi perché non vi sono più rendite di posizione. ”

    Queste sono le sante parole del Prof. Romano rivolte al PD.

    E’ un pò come dire ,per es., ad una tartaruga : Alzati e vola

    oppure a Lazzaro,come da Bibbia, : Alzati e cammina

    Non c’è niente,ma proprio niente, se si vuol fare una ricerca interiore.
    Ma solo supponenza,autoreferenzialità,complesso di superiorità, difesa ,fino alla morte,dei suoi elettori ( dipendenti pubblici,pseudo sindacalisti,etc etc etc.), e dei loro privilegi), e tantissimi altri difetti ,però,costitutivi del loro essere.

    Sempre che gli ” affiliati ” del Pd non siano seguaci della religione Buddista,e, quindi,si potrebbero reincarnare in un nuovo partito all’avanguardia dei tempi moderni.

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