Procida. Per il Presidente Cascone, Vivara: è un paradiso che va in rovina

Domenico Ambrosino (IL MATTINO) Procida. L’avvocato Mariano Cascone, presidente della fondazione «Albano Francescano» che assiste i malati poveri di Procida e che è l’ente proprietario di Vivara, è disperato. L’isolotto è il «gioiello di famiglia» da cui ricavare soldi per far fronte ai fini istituzionali dell’ente. Sta là, chiuso, abbandonato, immobile. È un paradiso che va in rovina. Che cosa succede a Vivara?

«Ho scritto a tutti: ministero, prefettura, Soprintendenza, Comune, capitaneria, Corpo Forestale, Regione, comitato di gestione della Riserva Naturale. Vivara è un bene collettivo, è patrimonio dell’umanità. L’ente si accolla il sacrificio di destinare una somma del suo magro bilancio per cercare di mettere in sicurezza i fabbricati antichi dell’isolotto. Ma, parliamoci chiaro, è solo un pannicello caldo, non basterà. Necessitano interventi importanti, strutturali, per un restauro conservativo degli edifici la cui fruizione successiva dovrà essere organizzata nell’ambito del piano di gestione della riserva». Ma di questo piano si parla da anni… «Doveva essere pronto, secondo legge, dal giugno 2005, cioè sei mesi dopo la firma della convenzione stipulata fra ministero dell’Ambiente e Comitato di Riserva il 9 novembre del 2004. Ma da allora nessuno ne sa niente».

E l’ente ha mai chiesto le ragioni di questo ritardo al presidente Marinella?

«Rientrati in possesso dell’isolotto, dopo un duro contenzioso con la Regione e un accertamento tecnico preventivo condotto dal Tribunale per accertare lo stato dei luoghi e del patrimonio complessivo dell’isolotto, il 19 novembre 2009, superando non poche difficoltà e perplessità di carattere giuridico, abbiamo consegnato al Maurizio Marinella le chiavi di Vivara. Sono seguiti contatti, sollecitazioni continue, chiedevamo e chiediamo di far presto. Per noi, per i nostri malati poveri, Vivara è vita. La risposta sempre la stessa: stiamo lavorando, stiamo studiando. E, intanto Vivara e i suoi malati poveri muoiono».

E ora che cosa ha intenzione di fare?

«Intanto il consiglio di amministrazione ha deliberato di far causa alla Regione per un risarcimento a causa dei danni subiti da Vivara per il mancato rispetto di precise cause contrattuali, poi c’è questa ”lavata di faccia” agli immobili, poi non so proprio che farò: nell’elenco delle richieste di aiuto restano solo il Presidente Giorgio Napolitano e il Padreterno. Penso che mi rivolgerò a loro».

Domenico Ambrosino (IL MATTINO)

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