Procida: Per l'EAV Bus è già arrivato l'inverno

autobus C2Mentre la bolla africana mantiene ancora alta la temperatura e la voglia d’estate per isolani e turisti, quando molti imprenditori si appellano alle Istituzioni per la realizzazione di iniziative in grado di destagionalizzare e/o allungare la stagione estiva, l’EavBus, la società che svolge il servizio di trasporto pubblico sulle isole di Ischia e Procida, tra la sorpresa generale, comunica che da oggi, 1 settembre 2011, sull’isola di Graziella entrerà in vigore l’orario invernale, fatto che anticipa di circa un mese quella che era stata una prassi ultraventennale che, viceversa, voleva il cambio di orario stagionale al 1 ottobre.
Inutile dire che, a fronte di un territorio ancora frequentato da tanti turisti ed interessato da eventi culturali di una certa rilevanza, l’utenza dovrà evidentemente farsene una ragione ed adeguarsi al nuovo quadro orario che prevede, ad esempio, le partenze delle ultime corse alle ore 20.30 per C1 e C2, alle ore 21.10 per L2, restando con un solo autobus L1 ogni 40 minuti e chiusura del servizio alle 23.00.
Facendo un’analisi complessiva del servizio, comunque, l’ultimo provvedimento è in linea con il generale ridimensionamento in atto da qualche tempo sull’isola di Procida, dovuto in larga parte alle manifeste difficoltà di bilancio che vive l’azienda palesate, a più riprese, sia dalle associazioni sindacali che dagli stessi dirigenti. Dopo oltre venti anni, quindi, il risultato della politica aziendale dei primi otto mesi del 2011, senza entrare nella specifica di costi e ricavi, può essere così riassunta:
– circa 96 partenze in meno al giorno dai capilinea di Porto e Chiaiolella;
– circa 12 partenze bis in meno al giorno dai rispettivi capilinea;
– fine servizio alle 00.30 anziché 3.00 + il notturno (che per alcuni anni copriva dalle 3.00 di notte sino alle 5.30, orario di uscita del servizio);
– corse ogni 20 minuti anziché ogni 10.
In ultimo, ma non per ultimo, l’argomento che riguarda le caratteristiche del parco veicolare in dotazione all’isola di Procida, oramai ridotto a pochi autobus (attuali 6 rispetto a 15 degli anni passati) per lo più vetusti (molti di essi si ricordano l’entrata in servizio dell’allora SEPSA alla fine degli anni ’80), scarsi pezzi di ricambio e ben lontani dal garantire condizioni di viaggio confortevoli. Pertanto, se questo è lo stato di salute in cui versa il gestore del servizio di trasporto pubblico locale, al di là dei buoni propositi e dei migliori auspici, sarà estremamente complesso, almeno nel medio periodo, ipotizzare per Procida un progetto serio ed alternativo di mobilità basato su di una progressiva riduzione dei mezzi privati.

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