Nel prossimo Consiglio Comunale si ritornerà a parlare del porto turistico di Marina Grande.L’occasione è data dall’ennesima interrogazione presentata, nei giorni, scorsi dal gruppo “Insieme per Procida” ed indirizzata Presidente del Consiglio Comunale, al Sindaco, al Segretario del Comune di Procida e per conoscenza alla Sezione Affari Generali. “Premesso che, costituita “Isola di Procida Navigando”, con la stipula dei patti parasociali tra il Comune di Procida e la società “Campania Navigando”, delibera Consiglio Comunale n.84 del 9/12/2003, le parti convenivano, all’art. 6, che la società <<opererà valorizzando le risorse imprenditoriali, professionali ed umane locali>> e che <<l’eventuale ingresso di imprese private nella compagine sociale potrà avvenire, previa verifica della loro funzionalità al raggiungimento dello scopo sociale e della loro affidabilità e capacità tecnico-professionale generale e specifica e previa rinegoziazione del presente patto parasociale, esclusivamente mediante selezione da effettuarsi a mezzo di procedure di evidenza pubblica, tese a garantire il miglior perseguimento degli interessi pubblicistici di cui le parti sono portatrici>>;
verificato che la società pubblica “Campania Navigando” ha privatizzato le proprie quote azionarie senza <<procedure di evidenza pubblica>>, senza <<valorizzare>> l’imprenditoria locale, senza offrire il diritto di prelazione al socio Comune di Procida;
considerato che ad oggi la società “Marina di Procida”, già “Isola di Procida Navigando”, è controllata col 51% delle quote dalla società privata “Mare 2” e che il Consiglio Comunale di Procida ha deciso, a maggioranza, di vendere il 49% di sua competenza;
valutato che alla specifica richiesta dell’atto che legittimasse l’occupazione dei locali dell’ex Macello, gli uffici comunali non hanno dato alcuna risposta;
verificato che l’area in concessione alla società “Marina di Procida” occupa la zona di accesso alla spiaggia della Lingua da Marina Grande, la zona di congiunzione tra via Lingua e via Roma, nonché l’accesso al mare degli abitanti di via Roma, e in particolare l’accesso al mare dell’Istituto Nautico;
tenuto conto che in più occasioni tali zone sono state recintate rendendo difficoltoso il passaggio dei cittadini;
constatato che analizzando i conti della gestione di 10 anni di “Isola di Procida Navigando” emerge che il Comune di Procida ha versato alla società una quota di circa 680.000 euro a titolo di aumenti di capitale e di compartecipazione al ripiano di perdite di esercizio; considerato inoltre che il Comune di Procida ha investito svariati miliardi di lire nel corso dei decenni occorsi per la costruzione del porto;
si interroga per sapere:
se il Comune di Procida ha contribuito alla verifica della funzionalità, affidabilità e capacità del nuovo socio privato; se e quando è stato rinegoziato il patto parasociale; quale procedura è stata seguita per l’ingresso di imprese private nella compagine sociale;
per quale ragione il Comune di Procida non ha esercitato il diritto di prelazione in occasione della privatizzazione delle quote di “Campania Navigando” e quindi, in quale circostanza il Comune ha manifestato la volontà espressa più volte dal Consiglio Comunale di acquisire nuove quote del capitale sociale;
per quale ragione l’Amministrazione Comunale non ha tutelato l’imprenditoria locale in occasione della privatizzazione di Campania Navigando e nella circostanza della privatizzazione delle quote del Comune di Procida, ignorando la disponibilità dimostrata dai soggetti privati locali con la manifestazione di interesse ad acquisire le quote in vendita;
a quale titolo la società “Marina di Procida”, controllata al 51% da un’azienda privata, occupa la proprietà comunale dell’ex Macello;
quali iniziative ha intrapreso il Comune di Procida per tutelare il diritto di accesso e transito dei cittadini procidani nelle aree fondamentali per gli spostamenti dei pedoni;
se non si ritiene opportuno interrompere le procedure di alienazione della quota del 49% posseduta dal Comune considerato che il previsto incasso (circa 3.200.000 euro) è di gran lunga inferiore a quanto il Comune ha speso per la costruzione e gestione del porto turistico di Procida ed alla luce delle rosee previsioni di gestione futura diffuse a mezzo stampa dall’A.D. della società.”.
IL TUTTO SI COMMENTA DA SOLO…..SE E’ VERO QUANTO EMERGE DALL’ARTICOLO NON C’E’ DA MERAVIGLIARSI PIU’ DI TANTO PER LE CONTINUE PERDITE DELLE SOCIETA’ A CAPITALE PUBBLICO…… CREDO CHE IN ITALIA NON ESISTA UN PORTO TURISTICO CON UNA GESTIONE FINANZIARIA IN ROSSO!