Le problematiche relative all’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno” sono tra gli argomenti di maggiore discussione del mondo politico ed imprenditoriale locale. Da questo punto di vista registriamo un documento congiunto dei responsabili ASSONAT (Eugenio Michelino), FEDERPESCA (Nicola Pellecchia) e CONFESERCENTI (Pierluigi Taliercio) nel quale, oltre una serie di considerazioni sullo stato attuale, si formulano proposte per cercare di uscire fuori da una situazione complessa.
Oggi, si legge nel documento, chi attraversa il “ Regno di Nettuno”, visitatore o isolano che sia, non ha alcuna percezione di trovarsi in un “ territorio di pregio tutelato”, non c’è alcun “confine” visibile data la totale assenza di boe, e niente e nessuno riesce ad interrompere l’abituale flusso disordinato di mezzi nautici. Piovono critiche e richieste di modifiche, sicuramente comprensibili, ma, purtroppo, spesso prive di una approfondita conoscenza dei rigidi paletti normativi, procedurali e “ scientifici” che condizionano l’esistenza concreta di una AMP, ed in particolare di “ questa”.
La ridefinizione in corso degli assetti istituzionali dell’Ente Gestore con la nomina del nuovo C.d. A., del nuovo Presidente e del nuovo Direttore deve essere accompagnata, quindi, da una chiara visione di come può e deve procedere nel medio – lungo periodo il percorso del Regno di Nettuno.
Basta parlare di complotti, basta micro campanilismi, basta autoritarismi, basta pannicelli caldi! Come Associazioni di Imprese, direttamente legate nella loro attività alla risorsa mare, precisano i sottoscrittori del documento, ci rivolgiamo al Sindaco del Comune di Procida in primo luogo, e attraverso di esso all’Ente Gestore, per dare vita ad una verifica a 360° del Regno di Nettuno. Una verifica che veda la partecipazione attiva delle imprese attraverso i loro legittimi rappresentanti, perché non accettiamo più di essere riconosciuti tali solo quando c’è da mettere toppe. Punto basilare di questa indilazionabile rivisitazione del “Regno di Nettuno” deve essere la compresenza sullo stesso territorio di due Enti: L’Area Marina Protetta e il Parco Terrestre di Vivara, quest’ultimo, come noto non gode vita migliore del Regno di Nettuno.
E’evidente che nel prossimo futuro gli stanziamenti di risorse statali e regionali per AMP e Parchi saranno molto ridotti e comunque sicuramente insufficienti per garantire una funzionamento pieno ed efficace di questi importanti presidii di tutela ambientale. Buona parte dei costi in termini di infrastrutture (sistemi di perimetrazione e segnalazione, procedure di controllo, sedi degne di questo nome) e di personale ( dirigente, amministrativo e di controllo) ricadranno sui Comuni.
Sappiamo tutti bene che i bilanci comunali sono ben lontani da poter reggere questi costi e questi impegni. Quindi, senza risorse, tanto il Regno di Nettuno quanto il Parco di Vivara sono destinati a una magra e stentata esistenza. Un unico Ente, per ASSONAT, FEDERPESCA e CONFESERCENTI, consentirebbe quindi di diminuire di molto i costi e di ottimizzare gli stanziamenti Statali e Regionali.
Se poi, continua il documento, sommiamo le presenze di pregio storico-naturali, si andrebbe a costituire il cuore del Parco terrestre e marino delle isole di Ischia, Vivara e Procida. Un “cuore” che potrebbe più facilmente essere segnalato e distinto con efficacia e che potrebbe anche essere tutto “ NO TAKE”. L’Ente Gestore avrebbe, così, la possibilità di svolgere la funzione principale che tutti si aspettano: Ente Formatore di consapevolezza ambientale organizzatore di attività di ricerca e valorizzazione.
Nel corso dell’istruttoria relativa all’AMP Regno di Nettuno il Comune di Procida, precisano gli estensori del documento, fu da più parti invitato ad evidenziare che essendo già stato costituito l’Ente Gestore del Parco Terrestre di Vivara stando alla legge quadro dovesse essere questo a gestire l’AMP. Ma il Comune di Procida , forse, temendo una intromissione dei Comuni Ischitani su di un territorio di sua specifica competenza non sollevò mai la questione. Né il Ministero dell’Ambiente prese l’iniziativa di sciogliere questo errato dualismo.
Nella situazione attuale, concludono ASSONAT, FEDERPESCA e CONFESERCENTI non è più tempo di campanilismi, ma di decisioni coraggiose, ponderate e orientate al futuro, nell’interesse dell’ambiente, delle imprese, dei cittadini isolani tutti.
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