Nell’elenco pubblicato dall’autorità regionale ambientale risultano censiti 135 siti di interesse comunitario e tra essi figurano il lago d’Averno, l’isola di Vivara, Capo Palinuro, i Picentini, il vulcano di Roccamonfina, la pineta di Castelvolturno e tante altre bellezze paesaggistiche della Campania. In Italia i siti di importanza comunitaria sono 2.255 mentre quelli a protezione speciale 559. L’attività della rete europea Natura 2000 si estende sul 17% del territorio nazionale ed in molti agisce in collaborazione con enti già preposti alla tutela del territorio.
Ma, nella sostanza, cos’è Natura 2000? Questa è una rete europea di “siti di interesse comunitario”, creata per la protezione e la conservazione degli habitat e delle specie, animali e vegetali, identificati come prioritari dagli Stati dell’Unione europea. I siti appartenenti alla Rete Natura 2000 sono considerati di grande valore in quanto habitat naturali, in virtù di eccezionali esemplari di fauna e flora ospitati. Le zone protette sono istituite nel quadro della cosiddetta “direttiva Habitat”, che comprende anche le zone designate nell’ambito della cosiddetta “direttiva Uccelli”.
La costituzione della rete ha l’obiettivo di preservare le specie e gli habitat per i quali i siti sono stati identificati, tenendo in considerazione le esigenze economiche, sociali e culturali regionali in una logica di sviluppo sostenibile. Mira a garantire la sopravvivenza a lungo termine di queste specie e habitat e mira a svolgere un ruolo chiave nella protezione della biodiversità nel territorio dell’Unione Europea.
Che l’isola di Vivara, quindi, rientri in un circuito di così alto respiro non può fare che piacere a procidani e non, certo, ci chiediamo, quali sono, o potranno essere, i vantaggi che derivano da una serie notevole di “norme di salvaguardia” che si sono sommate nell’arco di decenni su Vivara e Procida facendone un territorio da guinness dei primati. Piano Territoriale Paesistico; Piano Regolatore Generale; Pericolosità sismica media (zona 2), ovvero dove possono verificarsi terremoti abbastanza forti, cosa che richiede procedure particolari, sia per quanto riguarda l’aspetto della progettazione e dell’iter amministrativo che esecutivo degli interventi edilizi; Area Marina Protetta “Regno di Nettuno”; Riserva Naturalistica (può darsi che qualche cosa ci sia sfuggito ma, come per i matrimoni, speriamo di cavarcela affidandoci al buon cuore di amici e parenti dimenticati).
Da altre parti, in contesti più evoluti, per fare un esempio “le cinque terre”, tali riconoscimenti (o vincoli), neppure in quantità tanto “industriale” come per l’isola di Arturo, oltre ad assolvere al compito specifico, ovvero salvaguardare le bellezze paesaggistiche, ambientali e naturalistiche del territorio, hanno portato investimenti, pubblici e privati, migliorato la qualità della vita, sviluppato il turismo sostenibile-compatibile, facilitato la crescita culturale sociale e incrementato l’economia. Possiamo dire la stessa cosa per quanto riguarda l’isola di Procida?
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