Nonostante i media siano sempre attenti e più volte la famosa trasmissione “Striscia la Notizia” si è interessata a truffe che rischiano di provocare parecchi guai i malcapitati cittadini i furbacchioni sono sempre in agguato alla ricerca del “pollo da spennare”. In questo caso ritorniamo a parlare di truffe telefoniche ovvero di chiamate che arrivano da un numero sospetto con un prefisso di Napoli, Roma ed altre città da parte di falsi call-center che dichiarano di lavorare per l’Enel.
Anche la nostra isola non è rimasta immune da questo tentativo di raggiro, come ad esempio ci testimoniano i referenti locali della Federconsumatori che hanno seguito un caso specifico: «La sig.ra Maria – ci dice l’avv. Daniela Ambrosino – qualche giorno fa è stata contattata da un numero telefonico con prefisso di Roma, con l’operatrice che, dall’altro capo della cornetta che le chiedeva il pagamento di una fattura Enel Energia del 2008 che risultava insoluta, indicando anche il numero della pratica. La sig.ra Maria però, sin dall’inizio, ha avuto dei forti dubbi, non solo perché ha controllato il pagamento fatto quell’anno, ma anche perché non è questo il modus operandi in caso di mancato pagamento di una bolletta Enel Energia, così il giorno dopo è la stessa signora a telefonare al numero verde dell’Enel Energia, ad assicurarsi l’assenza di bollette non pagate ed a scoprire che stava per essere truffata». Difatti, come ci assicurano gli avvocati Ambrosino e Carabellese della locale Federconsumatori a cui Maria si è rivolta, il mancato pagamento viene inserito nella successiva fattura ed inoltre, sempre con raccomandata a/r e mai per telefono, l’Enel avverte del mancato pagamento indicando il termine ulteriore entro cui pagare pena il distacco dell’energia elettrica, quindi è impossibile che venga richiesto un pagamento di oltre 6 mesi fa.
Inoltre, questi falsi operatori pretendono di ricevere dati personali e fatture, dunque bisogna prestare la massima attenzione! «Se necessario – sottolineano i rappresentanti di Federconsumatori – è consigliabile anche chiudere bruscamente la telefonata, dato che secondo alcuni utenti gli operatori sarebbero molto insistenti e cercherebbero di “incastrare” la clientela affermando di aver già aperto una pratica e di avere bisogno di una fattura per inserire i dati personali. Chiunque venga contattato può rivolgersi alla Polizia Postale e segnalare il caso».