Si è svolto nella mattinata di venerdì 11 febbraio u.s., presso gli uffici della Guardia Costiera di Procida, un incontro tra il Comandante del porto di Procida, il presidente della Riserva Naturale Statale Vivara ed il presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Ospedale Civico “Albano Francescano”.
Il tavolo tecnico ha confermato la necessità di condividere e concertare quanto prima, d’intesa con tutte le Amministrazioni ed Enti compartecipi a vario titolo delle problematiche esistenti sull’isolotto, un piano di gestione della Riserva di Vivara, parte integrante della rete europea di aree protette denominata Natura 2000.
Detto piano di gestione rappresenta uno strumento di pianificazione del territorio, con mirato riguardo alla tutela del patrimonio naturalistico d’interesse comunitario. L’isolotto di Vivara, difatti, di proprietà della Fondazione “Albano Francescano” di Procida, è sito d’interesse comunitario (SIC) e zona di protezione speciale (ZPS)
Già con nota datata 16 dicembre 2010, il presidente del Consiglio di Amministrazione aveva partecipato alle Autorità competenti, tra cui la Sovrintendenza ai Beni Archeologici di Napoli e Provincia, il Corpo Forestale dello Stato ed i competenti Ministeri dei Beni Culturali e dell’Ambiente, stante il valore architettonico ed archeologico dei manufatti ivi insistenti, l’urgenza di procedere ai lavori di messa in sicurezza delle unità immobiliari ivi edificate.
Il primo punto affrontato dal tavolo tecnico è stato dunque la logistica, in quanto l’accesso all’isolotto di Vivara risulta ancora impraticabile a causa delle non agibilità del ponte di collegamento, finanziato dalla Giunta Regionale Campania.
La Regione Campania farà conoscere nei prossimi giorni all’Autorità Marittima di Procida i tempi necessari al collaudo ed alla successiva consegna dell’opera, atteso che detto accertamento tecnico dovrà peraltro chiarire se il ponte, una volta agibile, consente la transitabilità esclusivamente pedonale od anche veicolare.
La Guardia Costiera di Procida, nelle more di detti collaudo e consegna, ha predisposto un documento di ricognizione dell’isolotto di Vivara, a mezzo dell’equipaggio della motovedetta CP 2082, ai fini della gestione di una eventuale emergenza.
Detto riscontro cognitivo, debitamente supportato da pertinenti rilievi fotografici e stralci cartografici, ha in effetti confermato la complessità di un eventuale intervento via mare, in quanto l’assoluta disomogeneità delle coste, nella quasi totalità rocce frastagliate, costituisce potenziale pericolo per la navigazione e per l’ormeggio.
Il solo punto di accesso praticabile è risultato in località Punta dell’Alaca, senza peraltro che esso possa rivestire i requisiti e le caratteristiche geomorfologiche di un approdo, tanto in ragione della forte esposizione ai venti ed alle correnti, quanto in relazione alla presenza di opere sommerse pertinenti l’acquedotto che asserve l’intera isola di Procida.
Le risultanze dell’attività di screening svolta dal personale militare della Guardia Costiera di Procida saranno comunicate al Comitato di Gestione Permanente della Riserva Naturale Statale “Isola di Vivara”, per la predisposizione di un tavolo tecnico di concertazione che consenta a tutti gli Enti ed Amministrazioni dello Stato competenti di esprimere, nell’ambito delle singole competenze, una valutazione preliminare all’avvio dei lavori urgenti di messa in sicurezza degli immobili, garantendo in ultimo una analisi congiunta di tutti i profili d’intervento ed una esecuzione coordinata dei medesimi.
UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO
DI PROCIDA
GUARDIA COSTIERA