Barano: Eternit abbandonato fuori il cimitero

di Gennaro Savio*

Sull’isola d’Ischia assume toni decisamente preoccupanti il periodico rinvenimento di eternit di cui incivili e irresponsabili si disfano nelle ore notturne, approfittando dell’abbandono in cui versa il nostro territorio, scaricando indisturbati lastre di amianto nelle zone periferiche e meno frequentate come parcheggi e stradine interne. Così come stiamo ricordando insistentemente in questi giorni, l’eternit è una materiale cancerogeno la cui pericolosità aumenta quando risulta spaccato e usurato. E’ un materiale talmente nocivo che in Italia è stato messo al bando da ben diciannove anni dopo che per decenni in tutto il mondo se n’è fatto abbondante uso nell’edilizia. Nemmeno il tempo di prendere atto che nei giorni scorsi l’Amministrazione di Ischia, dopo la nostra determinata denuncia giornalistica e con intervento inconsuetamente celere, aveva fatto rimuovere le lastre di eternit presenti nel parcheggio dello Stadio “Enzo Mazzella” di Ischia, ecco che dal Comune confinante di Barano c’è giunta la segnalazione preoccupata di un giovane residente che lamenta la presenza di lastre di eternit nei pressi del Cimitero di Barano.
La cosa terribilmente assurda è che queste lastre sono spaccate e usurate dal tempo ed oltre a trovarsi accanto al Cimitero frequentato da centinaia e centinaia di cittadini, si trovano a pochi passi dalle abitazioni e a pochissimi metri di distanza dal luogo in cui ogni giorno lavorano i dipendenti che operano nella società monnezzara locale. Preoccupati per le pietose condizioni in cui versano, abbiamo contattato telefonicamente il Professor Stefano Montanari, Docente Universitario, studioso di fama nazionale ed esperto di nano patologie il quale, visto le foto che gli abbiamo inviato, ci ha dichiarato: “La pericolosità è ovvia ed evidente. Quell’amianto intanto è spezzato e quindi dai punti di rottura escono particelle di amianto. L’altro problema è che si tratta di lastre vecchie di almeno venti anni e dunque col tempo si sbriciolano sprigionando amianto che si diffonde nell’atmosfera. Purtroppo l’amianto impiega fino a quarant’anni a manifestare la propria cancerogenicità quindi quando si scoprono gli effetti che ha avuto è ormai troppo tardi per intervenire sulla causa, in questo caso l’eternit abbandonato presso il Cimitero. L’amianto è uno dei cancerogeni più efficaci e più mortali perché il cancro da amianto, il mesotelioma, ha il 100% di casi di mortalità”. Sulle modalità di rimozione il Dottor Montanari ha aggiunto: “L’amianto va rimosso come prescrive la legge. Prima di essere rimosso utilizzando i guanti e la maschera, va messo in sicurezza ricoprendolo con delle resine particolari”. Ma perché ultimamente in molti impunemente decidono di disfarsi in tutta fretta e di nascosto dell’eternit abbandonandolo per strada e mettendo, così, a rischio anche la salute pubblica? La risposta è semplice. Perché è costosissimo smaltire materiale pericoloso come l’eternit di cui negli anni addietro nel fiorente mercato dell’edilizia se n’è fatto fare largo uso e consumo ovunque nonostante i sospetti della sua pericolosità fossero noti da sempre ma venivano sottaciuti in nome degli affari economici delle multinazionali che lo producevano e che nel momento in cui è stato messo al bando forse sarebbe stato giusto da parte dello Stato, contestualmente a una capillare e seria campagna di sensibilizzazione, incentivarne economicamente lo smaltimento non solo alle aziende ma anche ai semplici cittadini, onde evitarne il proliferare dell’abbandono selvaggio e per garantire con una certa celerità la bonifica del nostro Paese da questo materiale altamente pericoloso che nei decenni ha fatto le fortune economiche di un manipolo di capitalisti a discapito della salute delle masse popolari. Ma sembra davvero chiedere la “luna nel pozzo” in un Paese come l’Italia dove negli anni non si è riuscito a portare a termine neppure un degno censimento di questo materiale cancerogeno. Intanto non ci resta che chiedere con forza all’Amministrazione comunale di Barano, guidata dal Dott. Paolino Buono, l’immediata rimozione delle lastre di eternit presenti in via Piano.

*Direttore di PCIML-TV

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