Procida. Il pensiero del giorno: la responsabilità

Colpito violentemente da un altro ragazzo con un casco. Cristiano, 15 anni, casca per terra dopo un violentissimo colpo, durante gli scontri seguiti alla manifestazione studentesca dello scorso 14 dicembre .

Abbiamo più volte trattato l’argomento dei giovani, e delle responsabilità degli adulti.

C’è una mobilitazione generale per trovare il colpevole, è giusto che sia preso e, punito chi ha commesso il reato, ma siamo certi che il responsabile è solo lui?

Quando succedono questi brutti episodi, l’umano cerca sempre di trovare una scusante, trincerandosi, in questo caso, esclusivamente di trovare il colpevole.

La TV mostra la sventurata mamma, in lacrime, preoccupatissima per le sorte del figlio quindicenne,  che va tutta la solidarietà sincera a questa mamma e la famiglia, con l’augurio di una presta guarigione..

In questi casi necessita una riflessione scrupolosa, e  non “sfuggire” al problema.

Nessuno pensa di condannare le manifestazione  di protesta;  fa parte  della cultura della grande  democrazie. Ben’altra cosa è la guerriglia.

Anche stavolta c’è il dolo degli adulti, non vogliamo processare nessuno.

Ci viene da chiederci : che ci faceva un minorenne, o dei minorenni, in mezzo a quella protesta _(rissosa)e, se questi minorenni stavano a scuola, dov’erano i responsabili, dov’èrano i genitori? C’è,  o non c’è, la tutela dei  minori?

Credo che qualche volta bisogna avere il coraggio di fare un po di autocritica.

Mazza e panella fanno ‘e figlie bell; panella senza mazza fanno ‘e figlie pazze.

(anonimo napoletano)

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