Procida, la processione ti fa bella.

TALENTO, PREGHIERA E TRADIZIONE.

A Venerdì Santo per le vie dell’isola di Arturo hanno sfilato i Misteri, davanti agli occhi di migliaia di persone.

Il Venerdì Santo a Procida è un giorno ricco di fascino, sentimenti, di impegno e di fede che, si tramanda da generazioni. Questo evento tiene assieme una variegata realtà isolana fatta di bambini ragazzi e adulti;  ognuno dei quali rappresenta un tassello di un complesso puzzle che viene a comporsi in questo giorno speciale per procidani e non. Il risultato finale è reso possibile dall’impegno e dal lavoro di tantissime persone, famiglie incluse; come il lavoro svolto nel silenzio di tante case, dove le mamme sono impegnate nella laboriosa stiratura dell’abito caratteristico che rappresenta i colori della Congrega dei Turchini, indossato da tutti i partecipanti alla processione.

angioletto portato in braccio  ( Leo costagliola e Miriana)Questa tradizione ha radici molto profonde, nella cultura e nella religiosità locale. Il bisogno dei ragazzi di esprimere con passione il loro talento, non verrà mai messo a tacere da nessuna controversia o polemica, come quella nata quest’anno a causa della contesa degli spazi ormai esigui, visto che tutto si svolge nelle tende e nei locali dell’ex carcere di Terra Murata, e non più nei portoni del’isola come voleva la vecchia tradizione: spazi che venivano messi a disposizione da privati cittadini di Procida.

Le due associazioni ( “I Ragazzi dei Misteri” e “Cultura e Tradizione Misteriale”), che da due anni  (fino al 2010 c’erano solo “I Ragazzi dei Misteri”) supportano la Congrega dei Turchini nell’organizzazione della Processione, hanno avuto all’ultimo momento la possibilità di poter utilizzare anche la ex chiesa di San Giacomo per costruire alcuni Misteri. Questo fatto ha generato momenti di tensioni  e incomprensioni con la Congrega dei Bianchi con il rischio di non poter realizzare il tradizionale cenacolo che si tiene in quella sede. Ma che poi si è svolto regolarmente insieme alla processione degli incappucciati.

statua dell'Addolorata portata a spalleLa giornata di ieri si è presentata bella e calda contro le avverse previsioni, consentendo così,  il dispiegarsi del lunghissimo corteo dei Misteri che viene aperto come  ogni anno dal suono della tradizionale tromba e dal tamburo. Il suono che in origine annunciava nel carcere l’esecuzione del condannato a morte, in questo contesto  sta a rappresentare il triste annuncio della condanna  dell’uomo di Nazareth.

Le “tavole dei Misteri”, che rappresentano scene dell’antico e nuovo Testamento, quest’anno sono state circa 50 che ha percorso il tipico itinerario dal Terra murata fino al porto di Marina Grande.

mistero che riproduce il corcefisso di marina grande al portoMolti dei temi di questi Misteri, con il passare degli anni lasciano cogliere la capacità dei giovani di saper attualizzare i temi biblici, di portarli al presenta, alla vita dell’uomo di oggi. Momento molto emozionante di questo corteo è sempre quello in cui sfilano i piccoli “angioletti”.

Quest’anno sono stati davvero tantissimi. Anche questo capolavoro di sartoria viene confezionato dalle abili mani di sarte-ricamatrici procidane. La tradizione vuole che ogni piccolo venuto alla vita sull’isola faccia questa esperienza. Gli angioletti vestiti di nero, sono resi “regali” dai ricami in oro, dai gioielli  indossati e dalla piuma di struzzo sul zuccotto che ricopre il piccolo capo.

Sono loro che precedono la statua lignea del Cristo morto seguito dal suono solenne e cadenzato delle marce funebri eseguite dalla banda Musicale Città di Procida. 

cena ebraica nella interpretazione tradizionale procidanaAncora per  qualche settimana il clima “resta vivo”, perché è possibile ammirare queste opere d’arte negli spazi laddove sono state realizzate presso la “Cittadella di misteri” e nella ex chiesa di San Giacomo. Infine da non perdere è la visita al museo dei Misteri dedicato a “Ciro Manzueto” voluto dall’Associazione  “I Ragazzi dei Misteri”.

L’appuntamento è al prossimo anno.

(pubblicato oggi sul quotidiano IL GOLFO)

foto di Max Noviello – Procida TV

 

 

 

 

 

 

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