E’ sorprendete, e fa rabbia, l’atteggiamento degli Armatori del Golfo di Napoli contro l’Ass. Vetrella a cui contestano la possibilità di mettere un poco d’ordine nell’assegnazione delle linee introducendo concessioni attraverso gare e stop ai privilegi. Ed alla solita litania contro la Caremar che, a loro dire, con i contributi di Stato “ ha svolto concorrenza sleale nei loro confronti”, e – dopo aver elencato con quanto francescanesimo comportamento hanno svolto la loro missione sociale in questo ultimo decennio ed oltre – t’inventano la legge “ del nonno” in base alla quale il privilegio di avere linee senza gara e senza concessioni (ma con atti di sottomissione!) è un atto dovuto e non importa se tale procedura sia in contrasto con la normativa europea che vuole la libera concorrenza, con il parere del Garante che non ha mai sposato tale scelta, con la legge regionale 3/ 2002 che espressamente parla di assegnazione tramite gare, con le regole del libero mercato a cui pure a chiacchiere dicono di riferirsi.
“La Regione non paga un euro, eppure abbiamo sempre garantito i servizi; dice l’ad di Navigazione Libera del Golfo Aponte, anche quando i mezzi vanno avanti ed indietro vuoti”: un dolce ritornello a cui ricorrono tutti per strappare lacrime e consensi tra i meno addentro alle questioni, nell’opinione pubblica. Niente di più falso, se vero come è vero che hanno goduto di un privilegio di continuità nell’affidamento dei servizi pur non avendo titoli da rivendicare in quanto il mantenimento era possibile, ai sensi del D.Lgs. n. 422/92, e comunque fino al 31 dic. del 2003, solo a chi già provvisto di regolare concessione; che hanno potuto agire come Cartello , che mai è stato smembrato , che ha fatto sentire puntualmente la sua presenza nelle poche gare che si sono fatte, quelle notturne, nella monopolizzazione di certi servizi, nella spartizione delle aree portuali; che godono del privilegio a loro garantito da una legge regionale che condiziona l’assegnazione dei servizi residuali; hanno goduto dell’iniziativa regionale di ieri e di oggi sulle questioni tariffarie, tant’è che hanno potuto innalzare le loro tariffe allineandole verso l’alto quando la Regione è intervenuto presso il Ministero dei Trasporti per innalzare le tariffe Caremar: una iniziativa, quella regionale, che ha facilitato economicamente tutte le imprese firmatarie del “ documento di adesione del 2002” , meglio noto come atto di sottomissione; …
I Nostri peccano anche di gratitudine nei confronti dell’Ass. Vetrella che ingiustamente ritengono un loro avversario; ma lo fanno al solo scopo di continuare ad orientare l’azione politico-legislativa delle Regione, così come facevano col predecessore Ass. Cascetta, in modo tale da conservare situazioni stagnanti che nulla di buono garantiscono ai diritti dei cittadini delle isole, ai lavoratori ed utenti del pendolarismo lavorativo, alle politiche di sviluppo. La svendita della Caremar in atto, in uno ad una gara che non conosce limiti temporali ( ! ), è un ulteriore riprova di un allineamento delle politiche regionali a quelle aziendali private che vorrebbe da parte di quest’ultime un attimo di riconoscimento verso Vetrella poiché con una Regione così fatta c’è la certezza di “cambiare tutto per non cambiare niente”, come la letteratura ci ha insegnato in altri contesti, in altre realtà.
Proprio perché questa Regione così fatta permette di non cambiare niente adesso chiederemo che delle sanzioni amministrative vengano inflitte prima alla Regione, così vedremo se Vetrella inizia ad aprire la concorrenza o continua con il giuoco.
Ricordatevi che ci vuole qualcuno pronto a dire “Non ti conosco” quando un armatore bussa alla porta in virtù di privilegi politici o di amicizia per elemosinare. Un NO secco e deciso e le corse non te le dò.
In rapporto al testo qui menzionato ritengo oltraggioso ed offensivo l’atteggiamento nei confronti delle compagnie di navigazione.
La “legge del nonno” deriva evidentemente da impossibilità di reperimento di nuovi vettori disponibili a coprire le tratte, e non da interessi politici.
Quanto fatto sino a questo momento da parte dell’A.Sergio Vetrella è in linea con le disposizioni in tema di trasporto ed apprezzabile per la conformità e chiarezza della privatizzazione della Caremar.
La formazione di un cartello è a mio parere impossibile ed è solo un atto di sfogo e ripudio irrazionale dei cittadini verso i vettori operanti, che andrebbero visti come aziende e non come mostri, tanto da ritenere immotivate ed offensive tutte quelle azioni che discriminano la SNAV e la NLG solo perché ben insediata nel golfo di Napoli ed opponendo la sospensione di partenze per avverse condimeteo o per problemi tecnici, condizioni per cui tutto il personale navigante si è sempre mosso per una rapida risoluzione e per garantire la continuità alla comunità tutta, ischitani, procidani e capresi, proprio essendo fornitori di servizi OSP.
Ritengo anche atto di mera politica da parte di molti la mancanza di citazioni relative alle sospensioni Caremar, un silenzio continuo per coprire immotivatamente un’azienda che ha mangiato a sbafo al banchetto e che oggi, 23 agosto, vi nega la corsa veloce Ischia Procida Napoli delle 10:15 e continuate ad omettere di segnalarlo, mentre Alilauro, Snav, NLG, Gestur e Medmar continuano a prestare la loro opera anche con servizi residuali e suppletivi.
Il mio auspicio è che Vi rendiate conto, da settembre, che era la Caremar da incolpare maggiormente, e che se manca concorrenza è perché nessuno vuol investire i propri capitali per le tre isole campane, le sovvenzioni non bastano.
Non mi pare affatto che Vetrella abbia fatto tutto quello che gli era consentito per rovesciare il sistema. Innanzitutto non sono d’accordo col fatto che nessuno voglia investire in questo golfo, ma credo che Vetrella faccia il “fesso” per non andare alla guerra, dietro accordi personali e tenuti segreti che hanno il mero scopo di far vincere i soliti armatori ed escludere nuovi potenziali soggetti dal giro perché scomodi ai colleghi di Vetrella.
Ma c’è di più: il Sergio ha ben pensato di allungare i tempi, ora protratti sino a settembre, per consentire ai vincitori di avere le carte in regola per essere in piena regola, e comunque l’atto di cessione del 100% è il palese riconoscimento di voler fare un regalo a qualcuno.
In definitiva, sono nauseato da quello che ha fatto e spero che il popolo presto si opponga a questo spregevole adeguamento al profitto con manifestazioni, scioperi, e quanto necessario per imporre il nostro diritto alla mobilità e non per ingrassare le vacche che vanno piagnucolando.
Tanto dovevo!
Michele di Meglio
Vetrella fa il sordo: l’ultimatum è quasi scaduto
Come velevasi dimostrare ancora nessuna disponibilità oggettiva da parte della Giunta per impedire il blocco degli autotrasporti.
Come abbiamo avuto modo di comunicarVi giorni fa è pronto il blocco a causa della continua improduttiva condotta dell’organo regionale.
Nello specifico, le motivazioni:
costi eccessivi delle partenze residuali e rifiuto dell’applicazione prezzo di equililibrio domanda/offerta con potere unilaterale delle compagnie sulle stesse;
mancata revisione del quadro orario;
mancanza di concorrenza nel golfo di Napoli;
mancata adozione del sistema Unico mare;
chiusura dello scalo di Mergellina;
mancata risposta di scalo eccezionale a Procida per le unità in caso di avverse condizioni meteomarine, particolare riferimento a scalo eccezionale dell’unità Medmar Casamicciola/Pozzuoli e vv..
La manifestazione, in corso di perfezionamento, è a tempo indeterminato e sarà sciolta soltanto se tutti i punti avranno una seria e pronta risposta.
Se ne chiede l’appoggio dei cittadini tutti.
Michele di Meglio