PROCIDA – Il tema che oggi ha raccolto molta attenzione da parte dei socialnauti riguarda la possibilità di aprire la pesca per ai diportisti. Sulla questione è intervenuto anche Luigi Muro che in un post ha scritto: “Come è noto, da domani 4 maggio si passa ad una fase diversa di questo lungo periodo legato alla pandemia Covid 19.
Sia il Governo che la Regione, seppure per successive approssimazioni e non senza fatiche, hanno dettato una serie di linee che allentano la clausura”.
Accanto a provvedimenti necessari che riguardano la ripresa delle attività, ci sono altri aspetti parimenti essenziali che attengono alla sfera del benessere delle persone in senso ampio.
Non a caso sarà possibile fare delle passeggiate senza limiti di orario o attività motorie in determinate fasce orarie.
Orbene NON SI COMPRENDE perché, in tale allentamento, non si è inteso ricomprendere la pesca sportiva o diportistica che il 99% dei procidani, possessori di gozzi e mezzi nautici similari, praticano. E’ una attività che ricomprende una ampia fascia di età, che rientra nel DNA dei procidani da 0 a 100 anni e che consente facilmente l’adozione di opportune precauzioni.
Molto bene ha fatto il Sindaco di Bacoli a prendere, in merito, una posizione chiara a favore dei pescatori bacolesi.
Altre Regioni, certamente meno importanti della Campania dal punto di vista marino, hanno già affrontato bene il tema (Lombardia, Umbria…).
E la nostra Regione? E il Comune di Procida?
A noi fa piacere che i bacolesi possano godere del mare che ci circonda, ma ci dispiacerebbe se dovessimo apprezzare le loro doti di pescatori solo dal nostro divano.