Procida: Basta con gli abbattimenti delle case di necessità, abbattiamo le lussuose ville abusive dei boiardi di stato

di Domenico Savio

Quello che stamattina si è verificato sull’isola di Procida, nella provincia di Napoli, è impressionante, sconvolgente. Si è vista una scena inimmaginabile, che, purtroppo, in questi giorni si sta replicando in tanti comuni della Campania. Di buon mattino imponenti forze dell’ordine sono sbarcate sull’isola, agli ignari è sembrato che dovessero braccare chissà quale pericoloso delinquente di mafia o di camorra oppure smantellare qualche gigantesco traffico di droga. Invece no, tanta forza dello Stato capitalistico, cioè del potere politico padronale, ben attrezzata allo scopo e determinata, serviva per cacciare dalla propria, unica e umile casa di abitazione due poveri anziani invalidi allo scopo di demolire quel loro unico bene, realizzato con durissimi sacrifici e privazioni di vita, ma senza permesso a costruire ed escluso dal terzo condono edilizio, nonostante allo Stato dei potenti siano stati versati l’oblazione e gli oneri concessori.
Sindaci e procure della repubblica stanno procedendo all’abbattimento anche del cosiddetto abusivismo edilizio di necessità sociale, cioè della prima e unica casa di abitazione, realizzata da tante povere famiglie di lavoratori in presenza delle vergognose omissioni della Stato nel garantire il diritto costituzionale alla casa a tutti i nuclei familiari. Intanto, donne, uomini e bambini vengono buttati disumanamente sulla strada senza altra speranza di vita dignitosa, si tratta di migliaia di famiglie disperate e distrutte negli affetti e nelle aspettative di vita per il resto della loro esistenza.
E’ una inaudita violenza politica dello Stato capitalistico che brutalmente ignora ogni umano sentimento e i diritti fondamentali della vita. Però i fabbricati del gigantesco abusivismo edilizio speculativo e affaristico dei potenti gruppi economici e le ville lussuose estive dei boiardi di Stato di ogni ordine e grado, che sono state costruite sulle isole e altrove, restano intoccabili al loro posto a ignominiosa derisione degli abbattimenti della povera gente e nulla viene fatto per individuarle, sanzionarle e abbatterle: vergogna, vergogna, è una vera vergogna di Stato!
E’ una vergogna umana, civile, culturale, istituzionale e di potere politico senza fine. E’ una vergogna politica di Stato, è una violenza di Stato e di potere politico capitalistico, è una ignobile violenza contro il diritto prima naturale e poi istituzionale alla casa di abitazione, è un miserabile affronto di Stato al bisogno di vita della classe lavoratrice. I responsabili di questa vera tragedia sociale che si sta consumando nell’Italia più povera dei giorni nostri sono il governo, il parlamento e i partiti politici di centrodestra e centrosinistra che hanno approvato o consentito una legge ingiusta e discriminatoria, la 326 del 2003, che non consente di condonare l’abusivismo di necessità nelle aree sottoposte a vincolo paesistico parziale.
Il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, il glorioso Partito della classe lavoratrice e di tutte le forze progressive del nostro paese, indica al proletariato italiano la via della lotta popolare per affermare i suoi diritti costituzionali, per vivere un’esistenza umana e dignitosa e per mettere fine al dramma di questi giorni rivendicando con forza la modifica della legge 326 del 2003, richiesta di modifica che il nostro Partito ha già presentato ai partiti politici borghesi e antipopolari del governo e del parlamento sin dal 21 maggio 2008. Care famiglie disperate e colpite in uno dei beni fondamentali della vita, come l’abbattimento della prima e unica casa di abitazione, sappiate che solo con l’organizzazione politica di classe e rivoluzionaria, la mobilitazione e la lotta possiamo difendere i nostri diritti di sfruttati dai padroni e di maltrattati dallo Stato capitalistico, repressivo dei nostri bisogni di vita.
Forio (Napoli), 17 novembre 2009.

– Segretario generale del P.C.I.M-L.
domenicosavio@pciml.org

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