Procida. Terra Murata: l'ora della partecipazione

Il titolo di questo post vuole essere un richiamo forte per tutti i cittadini di Procida, che speriamo  siano tanti a leggerci. proprio perchè crediamo che questo articolo rappresenti una occasione importante di partecipazione costruttiva e allargata per divenire così protagonisti di un progetto che ci vede tutti coinvolti. Pubblichiamo infatti la lettera che il Sindaco di Procida Vincenzo Capezzuto ha voluto rivolgere a tutti i cittadini dell’isola per aprire loro “le porte dell’ex carcere di Terra Murata” e farvi conoscere quello che in anteprima e in via esclusiva  è il PIANO DI VALORIZZAZIONE riguardante il complesso dell’ex carcere di Terra Murata ( in allegato,  a conclusione della lettera) e, che potrete scaricare e leggere per una maggiore comprensione di quello che è il progetto su cui sta lavorando l’amministrazione comunale e che ora viene messo a disposizione di tutti noi affinchè, nella maggiore trasparenza possibile, si possa ciascuno di noi, dare il contributo il più costruttivo possibile per far si che l’ex carcere diventi un volano per l’economia e il lavoro delle generazioni presenti e future della nostra isola.

Cari concittadini,

nelle ultime settimane, il tema dell’imminente passaggio del ex carcere di Terra Murata nelle disponibilità del Comune sta avendo un grande rilievo mediatico con interventi e spunti volti ad accendere il dibattito .

Ritengo che il dibattito e la partecipazione attorno ai temi della cosa pubblica siano sempre utili. Ed in particolar modo rispetto ad un tema di portata storica come questo.

Terra Murata è Procida.

Il Palazzo d’Avalos e tutto il complesso dell’ex penitenziario costituisce la parte più qualificante dell’identità della nostra isola. In quei luoghi è nata la vita, cultura , la tradizione e l’economia dell’isola di Procida. Lì sì è sviluppata per secoli e da lì si è poi, in diverse tappe, propagata in tutta il resto del corpo della nostra isola.

Volevo, quindi, con voi ripercorrere brevemente i passi che ci stanno portando, con non poca fatica, a finalizzare il piano di valorizzazione del bene in accordo con il Ministero Beni Attività Culturali (MIBAC) e l’Agenzia del Demanio, propedeutico al trasferimento definitivo del bene.

Il Comune di Procida ha seguito , fin dagli inizi, la gestazione e la nascita di leggi e regolamenti relativi al cosiddetto Federalismo Demaniale, cioè quel complesso di provvedimenti che può consentire ad un Ente Locale a rivendicare, e alla fine, ad ottenere , un bene dello Stato che si trovi nel proprio territorio.

Nel nostro caso il bene appartiene al Patrimonio Culturale del nostro paese e segue le normative specifiche per un passaggio di un bene di pregio.

Nell’ambito delle previste procedure il Comune di Procida si è attivato celermente e con determinazione , fino a giungere , in data 13 gennaio 2011 al via libera dell’Agenzia del demanio a dare vita ad un TAVOLO TECNICO finalizzato ad una concreta attuazione nei termini di legge al trasferimento richiesto.

Il tavolo tecnico è stato effettivamente costituito ed è operativo presso il MIBAC con i rappresentanti del Comune di Procida e dell’Agenzia del Demanio finalizzato a dare attuazione nei termini di legge al trasferimento a titolo non oneroso della proprietà dello Stato ex casa di reclusione , con finalità specifiche di valorizzazione.

Questa la storia.

I lavori del tavolo sono ancora in corso, ma volevo condividere con voi le idee di base del piano di valorizzazione, ciò in una logica di correttezza e di trasparenza e per evitare che i “sentito dire” trasferiscano notizie non corrispondenti al vero.

L’obiettivo è quello di predisporre un progetto che da un lato tenga conto della necessaria funzionalità economico finanziaria per attrarre investimenti privati; e che dall’altro miri a favorire un’iniziativa in grado di sposarsi con il territorio isolano .

Ho sempre sostenuto che lo sviluppo di Terra Murata ha un senso SOLO se inserito in un processo di sviluppo dell’intera isola. Continuerò a battermi per questo!

In aggiunta, il valore storico architettonico del bene simbolo dell’intera storia dell’isola dovrà prevedere un percorso pubblicamente fruibile che attraverso un itinerario consentirà la fruizione pubblica delle parti rappresentative del bene .

Le prime analisi confermano che siamo di fronte ad un’iniziativa sfidante, dove la parte cd. calda dell’opera (quella bancabile) dovrà finanziare, con un eventuale supporto pubblico, gli aspetti di maggior valenza storico-culturali (cd. freddi, quindi non bancabili autonomamente). Un bene sottoposto a vincoli che dovranno divenire compatibili con l’idea di valorizzazione, coniugando tradizione e innovazione, sostenibilità economica e ambientale.

Per una piena comprensione del progetto vi allego la bozza di piano di valorizzazione. È un punto di partenza, di grande potenzialità riteniamo noi, ma è aperto al contributo positivo di tutti i procidani che hanno a cuore il destino e lo sviluppo di lungo termine della nostra isola.

Pubblico, privato e lungo termine sono le parole chiavi di un progetto che mette al centro Procida e la sua tradizione marinara, che deve essere in grado di coniugare tradizione e sviluppo e deve proporre Procida come una delle mete di maggiore rilievo della regione Campania. Si tratta di trasformare l’opportunità Terra Murata in un cd. Flagship project, ossia un attrattore in grado di attirare risorse private e pubbliche, visibilità e attenzione sulla nostra isola.

Non conta solo il numero di posti letto, che comunque dovrà essere all’altezza dell’esigenze dell’isola, ma la mission sottostante, l’idea progettuale, la capacità di Terra Murata di divenire una leva di sviluppo e non una cattedrale nel deserto.

Stiamo lavorando per questo.

Il Sindaco

Vincenzo Capezzuto

Scaricate diffondete e discutete con noi il PIANO DI VALORIZZAZIONE riguardante il complesso dell’ex carcere di Terra Murata, per scrivere insieme il futuro di Procida.

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