Procida. Un tavolo di coordinamento per non pescare sorprese

Comunicato Stampa

Si è tenuto presso l’Ufficio Circondariale Marittimo di Procida, martedì 12 aprile u.s., un tavolo tecnico di coordinamento inerente lo smaltimento degli oli esausti di tipo vegetale, alla presenza dei rappresentanti di tutti gli esercizi di ristorazione operanti sull’isola.

L’iniziativa è stata promossa dalla Guardia Costiera di Procida nell’ambito delle attività di indagine di polizia giudiziaria a tutela dell’ambiente marino e costiero di Procida su delega della Procura della Repubblica di Napoli, ossia per chiarire che l’obbligo di conferire l’olio esausto di tipo vegetale ricade per legge in capo al gestore di ciascun esercizio commerciale di ristorazione, a mezzo di una ditta allo scopo convenzionata e previa compilazione dei previsti formulari di scarico.

D’altra parte, l’Autorità Marittima di Procida ha già da tempo attivato una collaborazione con il responsabile del Servizio Ecologia della stessa Amministrazione Comunale per lo svolgimento di un servizio di raccolta degli oli domestici nel territorio urbano di riferimento.

Durante la riunione, peraltro, sono stati sottoposti all’attenzione dei gestori delle attività produttive in premessa anche altri profili di polizia amministrativa, quali connessi a diverse segnalazioni pervenute alla Guardia Costiera in questo primo scorcio di primavera.

E’ stato difatti denunciato all’indirizzo di posta elettronica procida@guardiacostiera.it da turisti di nazionalità belga che, in taluni punti di ristoro dell’isola, sia in uso confezionare piatti tipici adoperando pesce congelato commercializzato per fresco.

In altre parole, è stato richiamato l’obbligo di contemplare, con l’apposizione di un semplice asterisco sul menu, la possibilità che il prodotto ittico impiegato sia di natura congelata.

Nella fattispecie, la segnalazione pervenuta via mail, corredata da rilievi fotografici improvvisati con la fotocamera di un pratico telefono cellulare, individuava nella proposta alimentare definita “calamari ripieni”, un pasto confezionato con prodotto ittico congelato” ha dichiarato il Comandante del porto, T.V. (CP) Flavia LA SPADA. “Grazie alla vasta informazione corrente nei media a tutela dei consumatori, sempre più persone sono in grado di riconoscere le più comuni specie ittiche in tavola, conoscono le zone di mare, i periodi di pesca e persino il tipo di cattura, ossia se trattasi di specie allevata o pescata”.

Questa condotta antigiuridica, è stato in ultimo chiarito, può, a seconda del grado di colpevolezza del responsabile, tanto integrare gli estremi di una fattispecie penale, la frode in commercio, quanto determinare il corrispondente illecito amministrativo punito con una pesante sanzione pecuniaria.

UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO

DI PROCIDA

GUARDIA COSTIERA

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